Come posso non celebrarti, vita con meno plastica! Parafrasando la canzone di Jovanotti, Coop -sponsor ufficiale dei suoi concerti estivi – continua la campagna per ridurre la plastica vergine lanciando sul mercato la nuova bottiglia d’acqua a marchio, per il 30% fatta di materiale riciclato. È uno dei tanti tasselli, in anticipo di parecchi anni sulle direttive europee, di un impegno per l’ambiente che procede senza sosta a 360 gradi. E quest’estate anche a ritmo di musica.
Rappresentazione plastica
Una bottiglietta di plastica abbandonata sulla spiaggia. Uno dei simboli della peggiore incuria e deturpazione dell’ambiente. Sono più di 33mila le bottigliette che finiscono nel Mediterraneo ogni minuto, secondo la denuncia contenuta nell’ultimo report del Wwf . Coop ha preso quell’oggetto simbolico – ma neanche troppo – e l’ha trasformato in una bottiglietta più green di plastica completamente riciclabile, ricavata a sua volta da plastica riciclata al 30%.
L’ha poi curata nel design, insieme a Jovanotti e al suo team grafico, e l’ha corredata, infine, con tutte le informazioni in etichetta sul destino che l’aspetta: diventerà, assieme alle altre, una maglietta da calcio! Quindi l’ha prodotta in 1 milione di copie e, in “edizione speciale”, l’ha legata per il suo debutto al grande progetto del Lorenzo nazionale, il Jova Beach Party, 17 tappe in splendidi contesti naturalistici – tra il 6 luglio e il 31 agosto – a suonare e ballare sulle spiagge italiane con un appuntamento in montagna, a Plan de Corones (vedi calendario in fondo).
Coop è uno degli sponsor principali, l’unica a fornire l’acqua ai concerti di Jovanotti che accenderanno di musica lo Stivale. È importante precisare che le nuove bottiglie d’acqua Coop, naturale e frizzante, da mezzo litro, verranno raccolte vuote, nel corso dei concerti, dai soci volontari Coop (i Beach Angels) reclutati con una “chiamata all’azione” visibile nei punti vendita (tramite una e-mail che qua-lunque socio maggiorenne e motivato può mandare a eventi.sostenibili @cooperica.it - info qui). Questi angeli della spiaggia, una quarantina a concerto, riceveranno maglietta, zainetto e cappellino e le bottiglie raccolte saranno riciclate in magliette per le squadre di calcio delle località interessate dal tour, lasciando così le spiagge pulite. «Ad accomunare il Jova Beach Party e le nuove bottiglie Coop è il rispetto dell’ambiente e l’idea di circolarità», fa notare Francesco Cecere, direttore pianificazione di Coop Italia.
Circolo virtuoso
Dunque circolarità non solo del tour, che monterà e smonterà le sue cittadelle viaggianti in riva al mare, ma anche dei materiali e dell’economia che vi gira attorno. Un incrocio all’insegna della qualità dell’ambiente e della musica, che non si limita alla sola raccolta della plastica, ma promuove qualcosa di più, che sopravviverà ai concerti stessi. Lo scopo della partecipazione di Coop è infatti quello di diffondere il più possibile le buone pratiche ecologiche, dopo aver riscontrato, come rimarca Cecere, «una forte affinità di valori con Jovanotti e il suo team su queste tematiche». A scanso di equivoci: non era possibile nello specifico immaginare una fornitura d’acqua ancora più eco-friendly, ad esempio, con bottigliette di vetro o borracce metalliche, non ammesse ai concerti. E comunque è previsto un vero e proprio spazio Coop multimediale, all’interno del Jova Beach Party, in cui sarà sviluppato in tutta la sua ampiezza il tema ambientale.
Lo spazio, allestito con video e giochi interattivi, ospiterà due iniziative focalizzate sull’arte fotografica. SetCoop è un vero e proprio set fotografico, in cui il pubblico durante tutta la giornata potrà sentirsi protagonista facendosi scattare una foto. Le foto saranno poi elaborate graficamente live e in maniera originale da un gruppo di artisti, i Pogovic, che usando agenti chimici, pirografi e carta vetrata riescono in maniera quasi alchemica a rielaborarle. Il risultato sono ritratti personalizzati, colorati e del tutto inattesi... SCOOP Game, invece, è una “caccia al tesoro fotografica” che presenta una serie di sfide da superare. Per partecipare serve l’iscrizione attraverso la app del Jova Beach Party da cui si rimanda all’iniziativa Coop. In premio gadget a ricordo del tour.
Detto fatto
Informare e sensibilizzare il pubblico dei concerti, soprattutto giovane, sui cambiamenti possibili nell’ottica della sostenibilità e dell’economia circolare significa per Coop essere in linea con la propria missione. E con un impegno di lunga data, recentemente rinnovato, perché i buoni comportamenti per salvare il pianeta vanno adottati giorno per giorno. Quello per l’ambiente è un patto che un anno fa, lo ricordiamo, è stato ripreso con l’adesione di Coop – unica insegna della Grande Distribuzione e fra le 70 imprese italiane aderenti – alla Pledging campaign su base volontaria, lanciata dalla Commissione Europea per ridurre la plastica vergine in circolazione, aumentando il mercato di quella riciclata (dettagli qui). Tutte le azioni in corso d’opera sono concrete e misurabili e si articolano lungo l’intera filiera produttiva, coinvolgendo stabilimenti di produzione, magazzini, punti vendita, fornitori etrasportatori, e condizionando in modo positivo anche il resto del mercato. Per stare ai fatti più recenti, da Coop Italia ricordano che tutta la linea delle capsule monodose di caffè compostabili Coop che si può smaltire da pochi mesi tranquillamente nell’organico.
E se riprendiamo il nostro semplice e simbolico oggetto – la nuova bottiglia d’acqua Coop – guardandola in controluce ci vedremo scritta una storia senza soluzione di continuità. Dal 2009, infatti, Coop ha ridotto la grammatura delle proprie bottiglie fino al 20% con un risparmio di 3.300 tonnellate di CO2 e davanti a sé ha un orizzonte ambizioso, quello della vendita, entro gennaio 2023, di tutte le bottiglie d’acqua Coop con un valore ancora più alto di materiale riciclato nella composizione. La classe è acqua... un impegno che acquista tanto più peso e importanza se si considera che «il 75% di tutta la produzione mondiale è già diventata un rifiuto e l’Italia è tra i paesi che contribuiscono di più al triste risultato. Ogni 5 giorni 1 italiano produce in media 1 chilo di rifiuti di plastica», sottolinea Eva Alessi, responsabile consumi sostenibili di Wwf Italia, partendo dai dati dell’ultimo report sulla plastica dell’organizzazione ambientalista (leggi l'intervista >>).
Liberarsi dall’assedio di nuova plastica vergine e di altri derivati del petrolio è dunque una priorità perché il Pianeta Terra torni a respirare, e poi fare la raccolta differenziata, evitare di buttare le cicche per terra e ancora tanti altri comportamenti rispettosi della natura.
Perché in fatto d’ambiente si cambi musica.