Due date in Toscana, il 30 luglio e il 31 agosto a Viareggio. Ma non sarà un concerto, sarà il Jova Beach Party. Protagonisti la musica e la spiaggia, il divertimento e l’ambiente. Un evento in cui Lorenzo Jovanotti Cherubini mette tutto sé stesso e che si arricchisce giorno dopo giorno di nuovi aspetti, che il cantautore ci ha raccontato nel corso di un incontro.
Da dove viene l’ispirazione per un evento come questo?
«È una visione che ho maturato lungo gli oltre 35 anni di musica e di performance live, partendo dalla consolle per arrivare fino all’ultimo tour. Già durante gli ultimi show si rafforzava in me il bisogno di tenere insieme diversi linguaggi in un format unico che risultasse fluido. Allo stesso tempo sentivo che poteva esserci qualcosa in più, di diverso e di più eccitante ancora».
Da qui la scelta di mettere l’ambiente al centro. Nei contenuti, ma anche nell’organizzazione?
«Nella prima riunione, quando ho proposto al mio staff quello che sarebbe diventato il Jova Beach Party, ho detto subito che il presupposto era trovare un partner che ci supportasse nel rispetto all’ambiente. E sono molto contento di aver trovato i nostri partner nel Wwf e in Coop. Per me l’attenzione all’ambiente è un tema fondamentale e il tour rappresenta la sfida per coinvolgere più persone possibile in una nuova idea di mondo, di stile di vita, perfino di economia».
E Jovanotti come si rapporta alla tematica ambientale nel quotidiano?
«Non sono un integralista, mi piacciono le moto e la tecnologia, ma mi piace soprattutto l’idea che lo sviluppo e il progresso non debbano e non possano fare a meno di andare verso la sostenibilità. Ci vorrà tempo, ma è un processo irreversibile».
Dal Jova Beach Party che cosa dobbiamo aspettarci?
«Saremo una città che viaggia, tutto quello che stiamo mettendo in piedi verrà fatto per l’esistenza effimera di un piacere immenso, che è quello di stare insieme una giornata. Racconteremo un aspetto bello di noi e dell’Italia, che non è, come spesso si pensa, solo un paese bloccato e incapace di pensarsi vivo e in grado di rinascere, ma è anche e spesso l’esatto contrario».
Perché la spiaggia? È l’evoluzione dello stadio pieno di Ciao mamma?
«Perché in spiaggia si possono fare tante cose: ci si può far seppellire sotto la sabbia, si può flirtare, si può scrivere frasi che il mare cancella e fare sculture di sabbia, fare il bagno – e le faremo tutte – ma soprattutto si può ballare. Ed è quello che faremo, con un obiettivo: lasciare la spiaggia meglio di come l’abbiamo trovata».
Ballare ma anche pensare, no?
«Una canzone non può essere complicata ma può affrontare un tema complesso con semplicità e quando ci si riesce è il massimo. Al pubblico arriva lo spirito e lo spirito è importante su tante tematiche oggi attualissime».
Passato, presente, futuro di Lorenzo Jova Cherubini: cos’è cambiato?
«Tutto, è cambiato tutto, proprio tutto. Non c’è nessun aspetto che non sia cambiato, tranne la mia passione, che è la stessa, anzi è cresciuta ed è oggi più forte che mai».