Si è sprecato!

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21 Novembre 2022
Gli alimenti che più spesso finiscono direttamente dal frigo nella pattumiera? Frutta fresca, insalata, pane, verdura, cipolle, aglio e tuberi. Ecco allora alcune regole salva-cibo, portafoglio e ambiente. Cominciando dalle piccole cose.

Articolo pubblicato su NuovoConsumo del mese di novembre 2022

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Poco meno di 600 g a settimana che, in un anno, arrivano a pesare 31 kg a testa per un valore di circa 125 euro. Questa la grande quantità di cibo (e di soldi) sprecata dagli italiani lo scorso anno secondo il Rapporto Il caso Italia 2022 di Waste Watcher International Observatory – Università di Bologna – Last Minute Market su dati Ipsos. A finire più di frequente nella pattumiera, ogni 7 giorni, sono frutta fresca (32,4 g), insalata (22,8 g), pane fresco e verdura (22,3 e 22,2 g), cipolle, aglio e tuberi (21,8 g). Uno spreco alimentare domestico in risalita: +15%, dopo il circolo virtuoso innescato durante il lockdown del 2020 e i lunghi mesi di distanziamento, che vale 7,37 miliardi di euro. Cifre e quantità gigantesche che possono e devono essere ridimensionate, non solo per le sempre valide ragioni etiche, ma anche per tentare di risparmiare, arginando inflazione e caro energia anche attraverso una corretta gestione e un uso accorto del cibo.
Come? Mettendo in pratica 5 consigli antispreco, evitando così di buttare via cibo che può essere salvato e portato in tavola. Perché si comincia sempre dalle piccole cose.

Lista della spesa: bando all’improvvisazione. Un’attenta e diligente programmazione del cibo da acquistare è alla base di un’efficace strategia antispreco. Più la lista della spesa è aderente a ciò che davvero serve in cucina, più sarà difficile fare errori acquistando ciò che si ha già e lasciarsi abbindolare dalle offerte del momento che, raramente, coincidono con le proprie esigenze alimentari aumentando così il rischio di sprechi.

Frigorifero “intelligente”: a seconda della temperatura più adatta alla sua conservazione, ogni alimento deve essere sistemato nel posto giusto. Carne, pesce fresco, salumi e altri alimenti più deperibili vanno posizionati nella parte più fredda, il ripiano sopra la cassetta per frutta e verdura. Latticini, formaggi, uova, cibi cotti e avanzi possono andare nei ripiani più alti, meglio se in contenitori ermetici, buste e pellicole. Per conservare meglio e più a lungo il latte fresco conviene evitare la porta del frigorifero, non solo la parte più calda ma anche quella più soggetta agli sbalzi di temperatura.

La regola del Fifo: ovvero, quello che entra prima (first in) deve uscire per primo (first out). Dalla dispensa al frigorifero, per ottimizzare la spesa è fondamentale sistemare gli alimenti mettendo in evidenza il cibo acquistato prima e quello con la scadenza più prossima.

Non esagerare: rispettare il proprio fabbisogno, senza eccedere in scorte e confezioni extralarge con l’idea di risparmiare. Anche e soprattutto in vista delle festività che rischiano di amplificare lo spreco di cibo, che non si fa in tempo a mangiare prima della scadenza. Non eccedere nelle quantità aiuta anche a non sovraccaricare frigo e freezer, rendendoli più efficienti nel conservare gli alimenti.

Riciclare, trasformare, riutilizzare: parole chiave per ridurre lo spreco in tavola. Avanzi e scarti possono diventare ingredienti perfetti per sperimentare le innumerevoli ricette “da riciclo” di cui la cucina italiana abbonda. Numerosi sono poi gli alimenti a cui si può agevolmente allungare la vita surgelandoli: dalle cipolle affettate ai sughi, al pane, mentre la frutta più matura si trasforma facilmente in ottimo ingrediente per macedonie o torte. Concimi per le piante dai fondi di caffè, profumatori d’ambiente ricavati dalle bucce di agrumi, detergenti ottenuti dal latte scaduto: gli scarti spesso nascondono una seconda vita che vale la pena di esplorare. Non solo per risparmiare denaro, ma anche per rendere la nostra alimentazione un po’ più ecologicamente rispettosa.