Conduttrice, autrice, scrittrice e blogger, Tessa Gelisio si occupa di ecologia, ambiente, viaggi e cucina. Dopo aver militato in diverse associazioni ambientaliste, Tessa Gelisio scrive e conduce le trasmissioni Cotto e Mangiato e in Forma con Starbene, diventa Presidente di forPlanet Onlus e crea Ecocentrica, il blog dedicato a tutte le persone che vogliono migliorare la qualità della propria vita rispettando l’ambiente e il pianeta.
1. Chi è veramente Tessa Gelisio?
Visto che bisogna lavorare tante ore nella vita, ho cercato di trasformare le mie passioni in un lavoro e in uno stile di vita. Mi interessa rendere le persone consapevoli dell’importanza del pianeta per la nostra sopravvivenza. Il mio obiettivo è trasmettere a tutti come conciliare la vita moderna con il rispetto e la tutela dell’ambiente.
2. Come è cambiata la comunicazione nel corso della tua carriera?
È cambiata tantissimo, soprattutto con l’avvento dei social. Oggi è più diretta, informale, narrante e meno istituzionale. Pianeta Mare era un programma cult perché raccontavamo storie con un linguaggio moderno e gli spettatori vivevano le esperienze che mi capitavano strada facendo.
3. Quali sono le tue azioni quotidiane per tutelare l’ambiente?
Bisogna prestare attenzione alla cucina, alla spesa, al packaging, ai prodotti di stagione, biologici ed equo solidali e ridurre il consumo di carne e di tutte le cose che inquinano. Già in casa basterebbe cambiare il fornitore con un’energia 100 per cento rinnovabile per ridurre l’impatto sull’ambiente. E poi è importante chiedersi gli effetti sul pianeta di ogni prodotto che acquistiamo e soprattutto se è davvero necessario comprarlo. Personalmente mi dedico agli acquisti di seconda mano, prodotti di altissima qualità a prezzi eccezionali. Si tratta di un percorso in costante evoluzione e miglioramento grazie a nuove tecnologie, servizi e prodotti. Bisogna ridurre il proprio impatto ambientale per tutelare il pianeta.
4. Molti definiscono l’ambientalismo uno stile di vita complicato e pieno di privazioni. Tu che ne pensi?
In passato poteva esserlo ma non è più così. Oggi si può avere un basso impatto ambientale senza sforzi e con il beneficio di risparmiare. Si tratta solo di modificare le proprie abitudini. Prima i prodotti biologici e a basso impatto ambientale erano rari da trovare, scomodi e inefficaci. Oggi hanno performance straordinarie, non inquinano e rendono la vita più salubre. Perfino l’alta moda fa capi sostenibili ora!
5. Citando il tuo blog, che cosa significa essere ecocentrica?
Ecocentrica è una persona che ha capito che il proprio benessere dipende dal pianeta perché non ce ne è un altro su cui vivere. Una persona che ha capito che è la somma delle azioni quotidiane di sette miliardi di persone a rendere insostenibile la nostra società. Una persona che adotta uno stile di vita in equilibrio tra le proprie esigenze e quelle del pianeta.
6. Solitamente si crea un blog per arrivare al successo. Il tuo è stato un processo inverso. Perché hai scelto di aprire il blog Ecocentrica?
Fondamentalmente per una questione di libertà. Come comunicatrice sono dipendente da qualcuno che ti manda in onda o pubblica. Nel lavoro si dipende dalla volontà altrui con cui si deve mediare il messaggio e i contenuti da affrontare. Nel blog sono libera di fare e dire tutto quello che penso e voglio. Posso mostrare che una vita a basso impatto ambientale non solo è possibile ma è bella, sana e piacevole.
7. Nel programma Cotto e Mangiato proponi tante ricette sfiziose per tutte le stagioni. Quale è la tua preferita per l’estate?
Tutte le insalate fredde. Dall’orzo e il farro al riso e alla pasta fredda, amo le insalate. Un piatto ricco di cereali e verdure semplice da realizzare e completo dal punto di vista nutrizionale.
8. Da sempre Coop si impegna per la tutela dell’ambiente. Da ambientalista convinta e preparata, che cosa apprezzi di più di quest’impegno?
È sempre stata la GDO numero uno. Ed è sempre stata avanti sulle tematiche ambientali e sociali. Apprezzo della Coop l’essere costantemente all’avanguardia e anticipare tendenze che diventano di massa.
di Carlo Andriani * *In collaborazione con Rita Nannelli
Photo Credits: Tessa Gelisio