Preparazione
Mettere il pane raffermo in ammollo nel latte fino a quando non sarà diventato tenero, strizzarlo bene con le mani e raccoglierlo in una ciotola con il tonno ben sgocciolato, i capperi dissalati, il Grana Padano, l’uovo, 2 cucchiai di taralli polverizzati nel mixer e il finocchietto tritato.
Regolare di sale e pepe e impastare a mano il tutto fino a ottenere un composto asciutto e omogeneo. Con le mani inumidite formare tante polpettine e disporle su un vassoio.
Passarle in un piatto in cui avrete polverizzato i taralli restanti in modo da ricoprirle bene e friggerle, poche alla volta, in una casseruola con olio a 170°C fino a doratura.
Scolarle con un mestolo forato e lasciarle asciugare su carta da cucina.
Servirle ben calde.
Preparazione
Ricavate dal calamaro degli anelli alti circa 2 cm. Tagliate i tentacoli in piccoli pezzi e, se presenti, togliete le ventose troppo grosse. Asciugate i pezzettini di tentacoli usando della carta da cucina per evitare che rilascino troppo liquido quando si dovranno cuocere in padella.
Riscaldate l’olio d’oliva in una padella con lo spicchio di aglio. Togliete l’aglio e aggiungete i pinoli e i tentacoli tagliati a pezzettini. Fate cuocere per qualche minuto.
Preparate il ripieno. Togliete i bordi del pancarrè e sbriciolate le fette con le mani. Aggiungete i tentacoli cotti e il prezzemolo tagliato finissimo. Amalgamate il tutto.
Su una teglia rivestita di carta da forno adagiate gli anelli di calamari. Riempite ogni anello col ripieno preparato e spolverizzate con un po’ di pangrattato. Versate sopra un filo di olio evo e infornate in forno ben caldo. Quando il ripieno sarà di un bel colore dorato tirate fuori la teglia. La cottura non deve essere molto prolungata, per evitare che il pesce diventi troppo duro.
Servite tiepido e per i più piccoli tagliate gli anelli di calamaro con un coltello.
Chi l’ha detto che quella del riuso è una cucina povera? Questo è un secondo piatto raffinato e pieno di gusto. Meglio evitare di accompagnarlo con il pane.