Da bambina l’attrice siciliana Teresa Mannino era quella che faceva ridere tutta la classe, che per colpa sua prendeva note su note dagli insegnanti. «Ma ero anche molto prepotente – confessa – comandavo tutti sia a scuola che a casa. Sono la più piccola di tre figli e mi hanno molto viziata».
È stata anche l’unica figlia a non diventare medico, come suo padre. Una delusione per lui?
«Ho scelto studi completamente diversi laureandomi in filosofia e andando a Milano dove ho studiato recitazione. Poi sono arrivati il cabaret, Zelig, il teatro, il cinema. Ho fatto insomma un percorso diverso, ma babbo e mamma non mi hanno mai ostacolato; al contrario sono stati sempre felici dei miei successi».
Essere donna in un mondo di comici le ha creato ostacoli?
«Quando ho cominciato di donne comiche ce n’erano pochissime. Non è stato semplice, ma non ho avuto grossi intoppi, anche se mi sono impegnata tanto».
Comici si nasce?
«Credo di sì. E pensare che in alcune scuole di teatro che ho frequentato cercavano di correggermi la pronuncia e mi dicevano che ero più portata per il dramma!».
Com’è stato farsi largo in un ambiente dove la donna in genere deve corrispondere ai canoni della bellezza gradita agli uomini?
«Per far ridere più dell’aspetto fisico conta il potere che si ha sul pubblico. Franca Valeri, a cui giustamente quest’anno è andato il David di Donatello, non era bellissima, ma con quel suo caschetto così particolare e il modo di ironizzare intelligente, è riuscita a creare un personaggio unico». Sua figlia Giuditta ha 11 anni.
Che mamma è Teresa Mannino?
«Severa ma affettuosa. La classica mamma del Sud, anche se facendo un grande sforzo cerco di renderla autonoma: più figlia del Nord».
Nel recente spettacolo Sento la Terra girare lei costruisce un racconto contemporaneo che parla di ambiente, pianeta, inquinamento. Fa molto ridere, ma anche riflettere.
«Parlo di cose tragiche, di come ci stiamo avviando alla distruzione totale del pianeta, cercando di richiamare tutti alla responsabilità e a scelte di consumo meno scellerate».
Ma Teresa Mannino predica bene e razzola male o è rispettosa delle regole?
«Sto molto attenta: non ho la macchina, vado in bici o uso il car sharing. Chiudo sempre i rubinetti dell’acqua, mania che ha ereditato anche mia figlia. Cerco insomma di rispettare l’ambiente per rispetto degli altri, ma soprattutto di me stessa». Ha sempre dichiarato di amare la Sicilia, anche se per lavoro vive a Milano.
Qual è la prima cosa che fa quando torna a Palermo?
«Mangio. Mi abbuffo di crocchette, di granita al caffè con panna, di gelato e brioches. Tutto in un giorno. Poi mi metto a dieta».