“Scrivere in modo 'intelligente' significa: dire quanto basta, quando serve, e dirlo bene”. Il giornalista e scrittore Beppe Severgnini definisce così la scrittura. Un mezzo fondamentale di comunicazione evolutosi nel tempo in una vera e propria arte che spazia tra musica, algebra, cinema e cartografia.
Nel corso dei secoli, i più celebri scrittori hanno preferito, ai classici foglio e penna, prima la macchina da scrivere e poi computer e tablet per pubblicare articoli e libri in una società in continuo movimento.
Ma scrivere a mano non è solo un ottimo passatempo ma un’inesauribile fonte di benefici per il nostro cervello e la nostra salute.
Organizzare le idee
Se le agende sono ancora oggi uno degli strumenti più pratici per organizzare le idee, un motivo c’è. Nonostante gli innumerevoli progressi della tecnologia, la maggior parte delle persone preferisce creare delle vere e proprie “liste di cose da fare” su quaderni, block notes o agende.
Questo perché scrivere a mano non solo migliora la concentrazione e permette di raggruppare i pensieri ma aiuta a strutturare soluzioni pratiche e semplici. Talvolta non ci serve un file excel per organizzare le idee ma solo un foglio e una penna!
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Riflettere su se stessi
Dall’alba dei tempi, scrivere un diario personale è una pratica indispensabile per riconnetterci con il nostro io interiore e analizzare situazioni ed eventi da un punto di vista meno emotivo ma più analitico e introspettivo.
Una capacità di autoanalisi che, liberi dai giudizi altrui e dai filtri, sprigioniamo nero su bianco in un hobby che ci aiuta ad acquisire una maggiore consapevolezza su ciò che ci spaventa, entusiasma ed emoziona. Come sempre, sono sufficienti una penna e un diario per mettere su carta i nostri pensieri e capire come ci sentiamo veramente. Un esercizio che nel corso degli anni ci permetterà anche di rileggere l’evoluzione di noi stessi.
Migliorare la calligrafia
Computer, smartphone e tablet sono sempre a portata di mano. Ma una situazione in cui siamo costretti a scrivere un biglietto di auguri all’ultimo minuto, è sempre dietro l’angolo. Ecco perché migliorare la nostra calligrafia è un esercizio pratico e divertente indispensabile per non fare strafalcioni.
Come prima cosa, è fondamentale capire come impugnare la penna. Come le posate, ognuno le impugna a modo suo ma ci sono delle regole da seguire. È inoltre importante rilassare la mano e “ricominciare da zero” scrivendo le lettere dell’alfabeto in stampatello e corsivo in dimensioni differenti.
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Staccare la spina
In questi due anni di pandemia, la tecnologia è stata il nostro migliore amico. Un mezzo fondamentale che ci ha permesso di vincere le distanze e sentirci vicini con amici e parenti nonostante le tante restrizioni anti-covid.
Ma in un mondo in cui viviamo la maggior parte delle nostre giornate connessi a smartphone e social networks, dobbiamo trovare alcuni momenti per staccare la spina e concentrarci su hobby lontani dalla tecnologia come scrivere a mano una lettera, una poesia o un pensiero.
Un toccasana naturale
Scrivere a mano è un vero e proprio toccasana naturale. A dirlo non siamo noi ma la scienza secondo cui questa antica attività migliora l’apprendimento e lo sviluppo cerebrale, rilassa il sistema nervoso e potenzia la concentrazione e le capacità mnemoniche e di sintesi.
Allora perché la maggior parte delle persone non scrive più a mano? Il motivo è semplice: la pigrizia spesso prende il sopravvento. Ma è fondamentale vincerla impugnando almeno una volta a settimana una penna: cinque minuti che non solo ci renderanno più intelligenti ma anche molto più incisivi e organizzati tanto nel lavoro quanto nella vita quotidiana.