La lettera ai soci
con la pratica di rendicontazione di sostenibilità.
Fino ad oggi, per noi, rendicontare la sostenibilità ha significato mostrare principalmente gli impegni dell’anno trascorso sempre in linea con le più recenti sfide di sostenibilità.
Dal 2025, l’impegno della Cooperativa sarà quello di evolvere la pratica di rendicontazione in uno strumento previsionale e pianificatorio. In linea con la normativa, infatti, il nuovo modello di bilancio prevederà l’inserimento di obiettivi e target che potranno quindi essere verificati e monitorati direttamente dai soci e dagli stakeholder interessati all’interno del bilancio di sostenibilità annuale.
La Cooperativa già da due anni ha avviato il processo di trasformazione dello storico bilancio cooperativo e vedrà la piena adesione ai nuovi standard normativi nel 2026 in relazione all’anno precedente ovvero agli eventi e i dati raccolti nel 2025.
In questo anno e mezzo che ci separa dal nuovo e definitivo modello di bilancio Cooperativo, tutti noi siamo chiamati a collaborare in misura proporzionale alle proprie responsabilità, nella raccolta dei dati, nel disegno di politiche di lungo periodo, nella definizione di obiettivi e target.
Tra gli step più importanti, nei prossimi mesi, i soci e gli stakeholder tutti verranno infatti contattati attraverso diversi canali di comunicazione per assicurare che il loro punto di vista sia rappresentato all’interno del bilancio e, più importante, all’interno delle linee politiche di lungo periodo.
L’opinione delle persone importanti per la Cooperativa (dipendenti, soci, consumatori, fornitori, comunità locale, istituzioni, …) sarà quindi il punto di partenza per la definizione di politiche, strategie, obiettivi e azioni in relazione ai temi dell’impatto sull’ambiente, sulla società e sul sistema di gestione della Cooperativa stessa.
In particolare, sulla dimensione ambientale, gli stakeholder saranno chiamati a definire le priorità sui temi dell’energia, dell’inquinamento e sulle pratiche di economia circolare. Sulla dimensione sociale, i temi attenzionati, in linea con la normativa, saranno quelli relativi ai lavoratori, al rispetto dei diritti e delle diversità, all’impatto sulle comunità e alla tutela dei consumatori.
Ultima dimensione sarà quella di “governance” ovvero quella relativa al modello con cui la Cooperativa viene guidata dai propri organi decisionali. Tale dimensione ha particolare importanza per la Cooperativa dove i soci rappresentano un modello di governance diffusa e democratica eccezionale nel suo genere.
L’attenzione alla dimensione governativa è una novità introdotta dalla normativa europea e consente di valorizzare il modello cooperativo. Tale aspetto è poi importante alla luce dei recenti cambiamenti al vertice della Cooperativa, con la nomina di Simonetta Radi e di Gianni Tarozzi rispettivamente nei ruoli di Presidente e Direttore Generale, e la riconferma del Vicepresidente Massimo Favilli.
Dal punto di vista rendicontazione di sostenibilità, il nuovo vertice aziendale raccoglierà quindi i frutti di una pratica già matura e prenderà su di sé le responsabilità di una nuova visione pianificatoria di sostenibilità.
Certi che questo bilancio e questa lettera contribuiscano ad ampliare il senso di appartenenza e responsabilità delle presone di Coop nei confronti di obiettivi comuni e globali di sostenibilità, auguriamo una buona lettura.