Da marzo a aprile diffusione di 2 milioni di cartoline, anche attraverso Nuovo Consumo, da sottoscrivere per indirizzarle all’ambasciata dell’Iran in Italia. Per i diritti umani, accanto ad Amnesty.
Era il 13 settembre 2022 quando Mahsa Amini, una ragazza curdo-iraniana di 22 anni, venne arrestata a Teheran mentre era in vacanza con la sua famiglia. La sua “colpa” consisteva in una ciocca di capelli che spuntava dall’hijab, il velo islamico obbligatorio per legge che non le copriva abbastanza il capo.
Per quel ciuffetto di capelli Mahsa è morta, pochi giorni dopo: vittima di un malore, secondo le autorità che la detenevano, brutalmente pestata dai suoi carcerieri secondo i familiari. Subito dopo migliaia di persone, uomini e donne, giovani e anziani, si sono riversate nelle strade al grido di «donna, vita, libertà».
Una protesta che continua, nonostante che una feroce repressione abbia portato a migliaia di arresti e a processi sommari, condanne e uccisioni. Così, tagliarsi una ciocca di capelli è diventato in tutto il mondo l’emblema della solidarietà verso le donne iraniane e il popolo tutto.
Cartoline da Coop
Una ciocca di capelli, appunto, è ora raffigurata su circa 2 milioni di cartoline da ritagliare che, il 10 marzo, verranno allegate da Coop ai settimanali Sette e Il Venerdì di Repubblica, e diffuse ad aprile anche su Nuovo Consumo e le altre riviste e nei punti vendita Coop: un simbolo da far viaggiare come un messaggio in bottiglia, con un gesto semplice, ma pieno di significato, che tutti possono compiere. Destinazione: Iran.
L’obiettivo, infatti, è raccoglierle per recapitarle all’ambasciata iraniana in Italia, richiamando in modo chiaro e forte l’attenzione verso quanto sta avvenendo nel paese e appoggiando le rivendicazioni delle donne e degli uomini iraniani. Un popolo stanco di discriminazione e violenze che, legalizzate e istituzionalizzate, dettano norme di comportamento che compromettono anche le libertà e i diritti fondamentali.
Perciò Coop ha deciso di schierarsi e di fare la sua parte a cavallo delle festività di Natale, con un annuncio sui giornali e on line che recitava: La Coop sei anche tu, Mahsa, con al centro il volto astratto di una donna dal capo coperto. Il secondo passo, che prende il via in questi giorni, è appunto la mobilitazione dei soci Coop e dei cittadini attraverso la cartolina che taglia, simbolicamente, quella stessa ciocca di capelli, ormai manifesto di libertà. Un’iniziativa, Donna. Vita. Libertà., appoggiata anche da Amnesty International, che ha affiancato il presidente di Coop Italia Marco Pedroni e l’amministratrice delegata Maura Latini al lancio della mobilitazione, nell’ambito della campagna Close the gap contro la discriminazione tra uomini e donne; presenti anche le associazioni e le organizzazioni della società civile che, con la loro attività, hanno contribuito e contribuiscono al successo della campagna Coop. In occasione dell’8 marzo, guardando oltre l’8 marzo.
Secondo l’Economist Intelligence Unit Index of Democracy 2022, l’Iran si trova al 154° posto sui 167 paesi monitorati dall’indagine che misura lo stato della democrazia nel mondo in base alle libertà civili e politiche.
"La protesta di questi mesi è diversa da tutte le altre perché sale dal basso, dal popolo, in modo veramente trasversale. Arrivando a coinvolgere persino i commercianti, i cosiddetti bazaristi, scontenti per la crisi economica. E arriva dopo nelle università, tra gli artisti, gli sportivi, i cineasti, persino nella famiglia della 'Guida suprema' ”.
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia