Sistemi di lavaggio

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8 Maggio 2017
Quali alimenti lavare e quali no prima dell’uso. Perché non sempre il lavaggio è utile
di Ersilia Troiano

Lavare o non lavare? Questo è il problema. Perché ci sono degli alimenti che non immagineremmo mai che vadano lavati e altri per cui il lavaggio può essere inutile o addirittura dannoso. Cominciamo da quelli che vanno sempre lavati.

Frutta e verdura, siano esse biologiche o convenzionali, vanno lavate con acqua corrente del rubinetto, immediatamente prima del consumo. Se, invece, si preferisce lavarle prima di riporle in frigorifero, sarebbe utile asciugarle con uno strofinaccio asciutto o con carta monouso, per evitare che l’acqua residua possa accelerare il naturale processo di maturazione e deterioramento. Anche la frutta con la buccia non commestibile – agrumi, banane, avocado e perfino meloni e angurie – andrebbe lavata, considerato che lo sporco ed eventuali batteri potrebbero essere trasferiti dalla buccia all’interno quando affettata o sbucciata. Questa regola vale anche per le patate e per la verdura come carciofi, finocchi o cavolfiori, e addirittura per aglio e cipolla, per i quali non è dunque sufficiente eliminare il rivestimento o le foglie esterne.
Così come andrebbe sciacquata prima di condirla – nel caso delle insalate – o di cuocerla – nel caso di verdure come spinaci o bieta – la verdura di quarta gamma (quella pronta all’uso per intenderci). Alcuni studi hanno, infatti, dimostrato che, anche se questo tipo di verdure confezionate sono già lavate, potrebbe comunque rimanere una minima carica batterica. È dunque buona norma, se possibile, fare un ulteriore risciacquo.

Anche barattoli, lattine, vasetti di vetro e coperchi, e dunque passate, legumi in scatola e conserve andrebbero puliti prima di aprirli, per evitare che polvere o particelle di sporco possano finire sugli alimenti. Mai lavare, invece, pollo e carni crude: pratica molto diffusa (quasi una persona che cucina su due lo fa), ma inutile. L’unico modo per distruggere la carica batterica potenzialmente presente è, infatti, quella di cuocerli a temperature adeguate e per il giusto tempo. Anche le uova non andrebbero mai lavate né prima di riporle in frigorifero né tantomeno prima della cottura. Il lavaggio con acqua corrente può, infatti, rimuovere il sottile e lucido rivestimento esterno che le protegge dai batteri. Se si utilizzano uova di produzione propria o acquistate presso un rivenditore diretto, è preferibile spazzolarle o pulirle con carta monouso o uno strofinaccio leggermente umido.

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