Stiamo vivendo i giorni più difficili della nostra storia recente. La pandemia che ha colpito il mondo intero ha provocato danni gravissimi al nostro paese che, al momento in cui scrivo, deve ancora uscire dall’emergenza sanitaria. L’Italia di fronte a una prova così dura sta mobilitando tutte le sue migliori energie per superarla, per vincere la sfida e uscire dall’emergenza, dimostrando di possedere grandi risorse morali e materiali
La Cooperazione, in generale, e la nostra Cooperativa, in particolare, ce l’hanno messa tutta – e stanno continuando a farlo – per essere uno dei punti di riferimento per le diverse comunità in circostanze così drammtiche, per dare alle persone sicurezza e speranza. La nostra prima preoccupazione è stata quella di assicurare la continuità della spesa dei beni di prima necessità a soci e clienti, tutelando al contempo la loro sicurezza e quella delle nostre lavoratrici e dei nostri lavoratori in tutti i punti vendita.
Come?
L’avrete visto facendo la spesa: abbiamo provveduto a organizzare l’ingresso delle persone nei negozi in nome della loro salute, garantendo la possibilità di osservare all’interno le misure di distanziamento sociale; abbiamo dato ai nostri operatori i necessari dispositivi di protezione individuale; abbiamo intensificato pulizie e sanificazioni; abbiamo installato alle casse barriere di protezione provvedendo a informare lavoratori e clienti delle precauzioni da prendere e dei comportamenti da adottare; abbiamo, inoltre, fatto un ricorso massiccio al lavoro agile negli uffici. Speriamo di aver diffuso la consapevolezza che i negozi della Cooperativa sono luoghi sicuri e vigilati nei quali si può fare la spesa necessaria con ragionevole tranquillità. E sono tali grazie all’impegno, al senso di responsabilità e alla professionalità delle nostre donne e dei nostri uomini. Per questo li ringrazio ancora una volta a nome mio e di tutta la Cooperativa.
A ciò si è aggiunto un grande sforzo di solidarietà che ha unito tutte le Cooperative: ingenti donazioni di dispositivi medici alla Protezione civile per un valore di 3 milioni di euro, impegno con i Comuni e le Associazioni di volontariato per portare la spesa a casa di chi non si può muovere, aggiunta di un ulteriore sconto del 10% per le persone in stato di necessità e altre iniziative di aiuto a chi ha più bisogno sono in arrivo. Infine una riflessione di più ampio respiro, che va oltre la nostra Cooperativa, che va oltre il nostro paese.
Questa pandemia suona come un ultimo monito all’umanità, perché si sta facendo strada sempre di più l’ipotesi che tra deforestazione, antropizzazione di zone una volta vergini, commercio e consumo di animali selvatici e sviluppo di virus che aggrediscono l’uomo un legame ci sia.
L’uomo non può essere il padrone dispotico del pianeta, al contrario lo deve tutelare e difendere. Non ci sono alternative e ognuno deve fare la sua parte. Allora, credo che la nostra scelta “una buona spesa può cambiare il mondo” sia certamente impegnativa da portare avanti, ma necessaria, decisiva, per costruire un futuro migliore.