In termini di impatto ambientale sprecare cibo significa anche sprecare le risorse impiegate nelle fasi di coltivazione, allevamento, trasporto e lavorazione, oltre che eccedere nel consumo di combustibile che determina un aumento della concentrazione dei gas serra nell’atmosfera. Quest’ultima è la causa principale del surriscaldamento del pianeta. Occorre dunque fare il possibile, anche nella propria quotidianità, per combattere questo problema.
La battaglia allo spreco è legata anche alle etichette che troviamo sulle confezioni degli alimenti: con gli amici di MyFoody, esperti sul tema, abbiamo cercato di fare chiarezza sulle date di scadenza e vogliamo darvi 3 informazioni utili per sprecare meno. Eccole qui sotto!
Termine Minimo di Conservazione (TMS): cosa significa?
Il Termine Minimo di Conservazione (TMS) è indicato sulle confezioni con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il” o “best before”. Il TMS rappresenta il termine temporale entro il quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà in adeguate condizioni di conservazione.
Se il MTC indica:
- il giorno, il mese e l’anno: in questo caso il prodotto può essere consumato fino a tre mesi dopo la data indicata
- mese e anno: il prodotto può essere consumato fino a 18 mesi dopo la data indicata
- solo l’anno: in questa circostanza il prodotto può essere consumato senza rischi anche oltre i 18 mesi successivi alla data riportata.
Se avete quindi acquistato un prodotto che ha superato il Termine Minimo di Conservazione, non gettatelo! Sarà ancora possibile consumarlo perchè il TMC è da riferire unicamente alle caratteristiche organolettiche e di gradimento del prodotto, non alla sua sicurezza.
Data di scadenza (DDS): quanto è importante?
Diversamente da quanto avviene per Termine Minimo di Conservazione, la Data di Scadenza rappresenta una data limite: superandola, l’alimento può costituire un pericolo per la salute a causa della proliferazione batterica.
Il concetto di Data di Scadenza è legato a quello dell’alterazione degli alimenti: generalmente si tratta di quei prodotti che conserviamo in frigo come latte, formaggi, uova, carne, pesce, affettati.
La dicitura della DDS che ritroviamo sulle confezioni è la seguente “Da consumarsi entro il”, seguita dalla data esatta entro il quale l’alimento va consumato.
Termine Minimo di Conservazione (TMS) e Data di Scadenza (DDS): come agire?
Il Termine Minimo di Conservazione, dunque, non è una scadenza! Per questo vale la pena di valutare sempre attentamente, prima di gettare nel cestino gli alimenti. Ci sono tanti prodotti come pasta, riso, miele, legumi, sottoli e marmellate che possono essere conservati a lungo.
Oltre a consumare gli alimenti oltre il TMS, un’ottima soluzione per non sprecare è utilizzare l’app Myfoody, con cui è possibile visualizzare tutti i prodotti in scadenza nel supermercato e usufruire di offerte vantaggiose.
Non è troppo tardi per ridurre gli sprechi, ma bisogna impegnarsi tutti, ogni giorno, per un mondo e un futuro più accoglienti e sostenibili.