I trasporti rappresentano circa il 14% delle emissioni di gas a effetto serra a livello mondiale. Ma dentro questo numero ci sono tutti i 7,5 miliardi di abitanti del pianeta, anche quelli che in Africa, Asia e Sud America non hanno mai utilizzato un’auto o non sono mai saliti su un aereo. Se ci concentriamo sull’Europa le emissioni del settore trasporti crescono portandosi al 23% del totale.
La parte del leone di questa quota – circa il 70% – è attribuibile al traffico privato su gomma, auto a gasolio o benzina, il resto si suddivide tra bus, treni, navi, aerei. L’auto privata, soprattutto se occupata dal solo guidatore, è dunque la maggior fonte di gas serra del comparto trasporti. Infatti, ogni litro di benzina emette circa 2,4 kg di CO2 e ogni litro di gasolio 2,7 kg. Ricordiamo dalle lezioni di chimica che la massa finale dopo la combustione è maggiore di quella iniziale perché è stato aggiunto l’ossigeno prelevato dall’aria e non dal serbatoio.
La scelta di auto piccole e a bassi consumi, invece che di grossi Suv o scattanti decapottabili, è quindi preferibile se si vuole ridurre la quantità di gas emessa dal motore. Meglio sarebbe migrare verso l’auto elettrica caricata con energia da fonte rinnovabile, il cui maggior limite alla diffusione è oggi quello della bassa autonomia (attorno ai 150 km), ma chi vi scrive la guida felicemente da oltre 60mila km. Meglio ancora i mezzi pubblici con un fattore di emissione molto più basso grazie all’elevato numero di passeggeri su cui si ripartisce il consumo. Ma la vera svolta sulle piccole distanze la si compie andando a piedi o in bicicletta: emissioni zero.
Se si è anziani o se si vive in una zona con molte salite, la bici elettrica a pedalata assistita è un’ottima soluzione, poiché i consumi per chilometro percorso sono davvero bassi e qualora si possa ricaricare con energia solare si va nuovamente quasi a zero. Però c’è ancora un modo più efficace per abbattere la quota di emissioni: cercare di evitare del tutto di muoversi, utilizzando, per esempio, il telelavoro. Il vantaggio si estende anche al tempo di viaggio risparmiato, al minor rischio di incidenti, alla maggiore qualità della vita.
Che si tratti di mobilità per lavoro o per le vacanze, teniamo sempre a mente la nostra responsabilità verso il clima e la salute, considerando che nei gas di scarico dei motori a idrocarburi ci sono anche tanti veleni che respiriamo giorno dopo giorno e bene non ci fanno.