Bella, elegante, studiosa e sportiva, Cristina Parodi è amata dal pubblico del piccolo schermo e non solo, per il suo modo non urlato di porgersi e il sorriso rassicurante. First lady di Bergamo da quando il marito Giorgio Gori è diventato sindaco della città di Donizetti, la conduttrice si porta dietro fin da adolescente, quando i compagni la soprannominavano “la perfettina”, l’immagine della donna impeccabile: mai un capello fuori posto, sempre in ordine e attenta al bon ton. Nata ad Alessandria in una famiglia benestante molto unita, che l’ha stimolata ad avere tanti interessi – una sorella, Benedetta, volto famoso del food e un fratello, Roberto, scrittore e giornalista, anche lui del piccolo schermo –, la Parodi è entrata nel mondo del giornalismo televisivo subito dopo l’università, con un percorso sempre in ascesa. Per due anni ha condotto con Marco Liorni La vita in diretta su Rai1 e forse, come si sussurra, sarà l’anima di Domenica In nella prossima stagione.
Nel suo libro biografico Arrivo sempre in anticipo (Mondadori, 2015) parla, con orgoglio, di sé anche come moglie e mamma.
«Sì. Nei weekend, dopo gli impegni di lavoro, torno da mio marito e dai miei tre figli (Benedetta, 20 anni, Alessandro, 19 e Angelica, 15, ndr) e mi dedico completamente a loro, mi trasformo in moglie e madre a 360 gradi».
Che tipo di madre si sente?
«Una mamma che lavora, con grandi sensi di colpa, ma anche molto fortunata. Una mamma che magari non è riuscita ad accompagnare i suoi figli a scuola o alle feste, ma che c’è sempre stata con il cervello e con il cuore, soprattutto nei momenti importanti. E oggi che loro sono diventati grandi, le ore che passiamo insieme sono così belle da ripagarmi di tutto, anche della fatica di tanti anni».
Come impiega il tempo libero?
«Mi dedico più che altro ai ragazzi, anche se ormai sono cresciuti e hanno bisogno dei loro spazi. E poi mi occupo della casa, vado al supermercato, faccio la spesa per tutta la settimana, cerco di organizzare il menu e, quando ci riesco, preparo anche qualche piatto speciale».
Tempo occupato... quello veramente libero ce l’ha?
«In effetti mi manca il tempo per me, per andare alle mostre o in palestra, fare una lunga vacanza, rilassarmi. Ma non mi lamento, a qualcosa bisogna pur rinunciare e il mio bilancio è comunque positivo».