Che si scelga di ritirarla al punto vendita o si preferisca farla consegnare a casa, per chi ha un minimo di dimestichezza con internet la formula della spesa on line offre una serie di vantaggi.
La comodità di rimanere a casa, di non prendere la macchina rischiando di finire nel traffico, il risparmio di tempo nell’evitare file alla cassa o ai reparti, la tranquillità di scegliere i prodotti con calma seduti sul proprio divano. C’è chi ha calcolato che recarsi a fare la spesa porta via circa un’ora, considerando i tempi d’attesa durante il fine settimana, e costa in media 5 euro di benzina, calcolando le distanze medie di un supermercato, se il punto vendita non è sul percorso abituale per andare a scuola o al lavoro.
Ma i vantaggi della spesa on line sono anche ambientali e legati soprattutto alla riduzione degli spostamenti in auto e delle relative emissioni di CO2. Sia il cliente sia il distributore alimentare devono fare, però, la loro parte per rendere questo servizio più virtuoso per l’ambiente (secondo studi recenti hanno un ruolo determinante per ottenere margini di miglioramento): il cliente mostrando flessibilità nei tempi di consegna, così che il distributore possa organizzare più consegne in zona con un solo automezzo, evitando inutili emissioni legate alla percorrenza di troppi chilometri. Il distributore, dal canto suo, scegliendo sistemi di trasporto delle merci meno inquinanti, come quelli elettrici, e ricorrendo a furgoni che sfruttano tecnologie per la refrigerazione innovative e più green.