La Apple è stata la prima azienda del settore IT (IT Consulting - consulenza informatica) ad assumere piena consapevolezza del grave impatto ambientale generato dalla produzione di apparecchi elettronici e si è impegnata pubblicamente a produrre tutti i nuovi dispositivi con materiali al 100% riciclati. Una mossa ambiziosa che conferma l’urgenza di ridurre la produzione di rifiuti elettronici che stanno generando un grave impatto ambientale sul nostro pianeta. L’utilizzo di materiali riciclati nella produzione avrà delle importanti ricadute positive, riducendo la richiesta di metalli rari e altre risorse preziose. L’impegno di Apple, unito ai progressi dell’azienda statunitense verso una produzione che impieghi solo energia rinnovabile nei propri cicli produttivi, segna una grande svolta per l’intero settore e lancia il guanto di sfida a tutti i più importanti marchi dell’IT come Samsung, Huawei e Microsoft ad adeguarsi in tempi brevi. Poco tempo fa Samsung si era impegnata a riciclare gli oltre 4,3 milioni di Galaxy Note 7 richiamati in tutto il mondo negli ultimi mesi.
«Mentre Samsung sta ancora cercando di riconquistare la fiducia dei propri clienti in seguito al grave problema che ha interessato nei mesi scorsi il Galaxy Note 7, Apple dimostra che è possibile fare molto di più», commenta Giuseppe Ungherese, responsabile Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. La transizione all’impiego di materiali riciclati al 100% è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale dell’intero settore, tuttavia è necessario che Apple e altre aziende dell’IT si impegnino a progettare dispositivi che durino più a lungo e siano facilmente riparabili e riciclabili a fine vita. L’economia circolare non dev’essere uno slogan, si tratta di ripensare i beni di consumo fin dal loro concepimento.