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L’importanza della memoria per il futuro: 130 anni di Legacoop raccontati dalla mostra itinerante Misure del Cooperare
di Enrico Mannari*

Nell’ambito della Biennale dell’economia cooperativa, Misure del Cooperare è una mostra itinerante che racconta la storia di Legacoop, a 130 anni dalla sua nascita, attraverso un percorso per immagini che ne scandiscono i momenti salienti. E la prima immagine non poteva non essere quella dei probi pionieri di Rochdale che dettero vita al primo spaccio cooperativo, i cui principi e valori erano anche una risposta alle diseguaglianze e alle domande sociali alimentate dalla rivoluzione industriale.

Quei valori e principi cooperativi sono ancora conformi ai problemi del nostro tempo? Intanto dobbiamo dire che hanno segnato le sfide di tante generazioni di cooperatori. Nelle testimonianze e nei documenti depositati presso l’Archivio storico si resta colpiti dalla dedizione di soci, dipendenti, dirigenti, dalla loro determinazione a far vivere la Cooperativa, anche a fronte di sacrifici e ristrutturazioni organizzative, sostenute con una collaborazione intercooperativa – uno dei principi sanciti dall’Alleanza internazionale delle cooperative – e con una disponibilità a mettersi in discussione. In un mondo sempre più competitivo come quello di oggi, scosso da una crisi di lungo periodo, cresce la complessità dell’impresa cooperativa insieme alle contraddizioni che deve gestire, la prima delle quali riguarda la relazione tra finalità e mezzi. Mantenere ben fermo il rapporto tra il fine costitutivo e il mezzo per realizzarlo rappresenta perciò la sfida più difficile per Coop se vuole, come deve, sopravvivere non solo come “impresa” ma anche come “cooperativa”. La visione a lungo termine si deve coniugare con la concretezza quotidiana e la competitività con una forte identità.

E la conoscenza della storia costituisce un aspetto determinante dell’identità, anche un potente strumento di elaborazione del proprio carattere distintivo e particolare, utile per motivare ed alimentare la condivisione dei soci, dei dipendenti, delle comunità in cui la Cooperativa opera. Ecco anche l’importanza del passaggio di idee, di pensiero, di cultura tra generazioni diverse. Per questo è nato il nostro Archivio Storico, la Fondazione Memorie Cooperative, come strumento per tenere viva la memoria e declinarla al futuro, per alimentare una riflessione culturale che aiuti, per usare una bella metafora del compianto presidente della Lega delle cooperative Ivano Barberini, “il calabrone a volare” in contesti profondamente diversi da quando il volo è partito.


* direttore scientifico della Fondazione Memorie Cooperative