Ora obbligo di legge, il Bilancio di Sostenibilità della Cooperativa ha raggiunto già la sua 20° edizione, rendicontando puntualmente ciò che ha fatto anno dopo anno per un mondo più sostenibile.
È un’impresa sostenibile per essenza. Ma per renderla tangibile Unicoop Tirreno si aggiorna e si rinnova, declinando in chiave contemporanea il rispetto per le persone, la natura, il pianeta. Così nel 2023 prosegue l’impegno della Cooperativa per l’adeguamento del suo ormai storico Bilancio di Sostenibilità ai nuovi standard europei EFRAG. La nuova normativa ha visto un ampliamento del numero di imprese che ricadono all’interno dell’obbligo di rendicontazione di sostenibilità e ha dato maggiore enfasi al tema della condotta d’impresa.
Regole di condotta
Un aspetto di fondamentale importanza per un’impresa cooperativa che mette al centro della sua missione i soci e la mutualità verso di loro. La cultura d’impresa e la responsabilità nei confronti di essa è osservabile attraverso le azioni quotidiane ed extraordinarie che mette in campo verso dei propri stakeholders (parti interessate) materiali, come i soci e le comunità, e immateriali, come l’ambiente. Ecco il Bilancio di Sostenibilità è la rendicontazione di questa condotta e, attraverso la sua pubblicazione, la creazione di un legame tra le parti interessate e l’impresa basato su trasparenza e comunicazione. Ed è un recente obbligo di legge. Il percorso di adeguamento ai nuovi standard di rendicontazione EFRAG prevede, tra le altre cose, una consultazione con i propri stakeholders per identificare gli impatti generati dalla Cooperativa sul territorio e la comunità in cui opera. Per questo è stato messo in piedi un modello di consultazione di tutti quelli identificati come strategici. Questa, in fase di implementazione da questo mese, avverrà attraverso l’invio di un questionario. Le risposte raccolte indicheranno a Unicoop Tirreno i temi su cui concentrare la propria attenzione in chiave di sostenibilità e, sul medio-lungo periodo, anche le sue risorse finanziarie.
Rendere conto
Come e perché? Tra gli elementi di novità dello standard di rendicontazione una rinnovata attenzione alla governance, ovvero al sistema attraverso cui i responsabili dei processi decisionali dell’impresa, in questo caso della Cooperativa, identificano i propri impatti e li gestiscono, oltre alle modalità con cui si impegnano nella tutela dei diritti umani, nell’attenzione alla catena di fornitura e nella lotta alla corruzione. Il 20° Bilancio della Cooperativa rendiconta nel 2024 le performances o continua il suo processo di preparazione alle nuove richieste e ai nuovi sistemi di rendicontazione presentati dalla normativa e operativi dal 2025 in riferimento a quanto fatto nel 2024. Secondo la nuova normativa europea CSRDirective, a partire dal prossimo anno, appunto, la sua redazione diventerà pratica obbligatoria per la Cooperativa e per tutte quelle imprese che hanno registrato 2 dei seguenti criteri: numero medio dei dipendenti occupati durante l’esercizio 250; totale dello stato patrimoniale 20 milioni di euro; ricavi netti di vendite e prestazioni 40 milioni di euro. La struttura di Bilancio è quindi rinnovata, già dallo scorso anno, sulla base degli aspetti su cui la normativa si concentra: G-overnance, ossia amministrazione/ governo, S-ocial, ossia sociale, ed E-nvironmental, ossia ambientale, conosciuti con la sigla ESG. Ognuna delle 3 aree d’interesse è introdotta da linee politiche di lungo periodo che vogliono rendere consapevoli i soci e i principali stakeholders delle priorità su cui la Cooperativa intende focalizzarsi per la loro applicazione o completamento in un arco temporale medio-lungo.
Con l’obiettivo...
Rispondere pienamente alla nuova normativa, ma anche mantenere ben saldo l’impegno verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite pubblicati nel 2015 all’interno del più ampio documento dell’Agenda 2030. Gli obiettivi, rivolti a 193 paesi del mondo, vogliono orientare enti pubblici e privati verso uno scenario più sostenibile volto a: 1. sconfiggere la povertà; 2. sconfiggere la fame; 3. buona salute; 4. istruzione di qualità; 5. parità di genere; 6. acqua pulita e servizi igienico-sanitari; 7. energia rinnovabile e accessibile; 8. buona occupazione e crescita economica; 9. innovazione e infrastrutture; 10. ridurre le diseguaglianze; 11. città e comunità sostenibili; 12. utilizzo responsabile delle risorse; 13. lotta contro il cambiamento climatico; 14. utilizzo sostenibile del mare; 15. utilizzo sostenibile della terra; 16. pace e giustizia; 17. rafforzare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile. In linea con tali obiettivi, Unicoop Tirreno rendiconta il proprio agire sostenibile attraverso l’uso delle risorse necessario a soddisfare i bisogni di oggi senza compromettere il loro soddisfacimento da parte delle future generazioni. Uno sviluppo che deve procedere di pari passo sotto il profilo economico, sociale e ambientale.
L’importanza di essere Coop
Non un elenco di buone intenzioni, ma il rendiconto di ciò che la Cooperativa ha fatto lo scorso anno per ridurre le conseguenze negative sulla sfera economica, sociale e ambientale del contesto in cui opera. Questo significa buona condotta e il Bilancio di Sostenibilità si profila così lo strumento in grado di mettere nero su bianco quest’impegno. Nella sezione dedicata alla governance si rendiconta come il modello cooperativo si sia strutturato negli anni e come prenda in carico specifiche esigenze relative alla sostenibilità e alla responsabile condotta d’impresa. I soci, parte integrante e peculiare del “governo” della Cooperativa, hanno in questa sezione pieno riconoscimento del loro ruolo. All’interno di questa sezione è quindi possibile trovare la descrizione dei ruoli decisionali di Unicoop Tirreno, dei principi fondanti e fondamentali, oltre alla rendicontazione dell’impegno dei soci e dei loro vantaggi nell’ambito delle azioni e politiche della Cooperativa. Nel 2023 Unicoop Tirreno ha contato sulla presenza di 524.780 soci che hanno preso parte democraticamente ai suoi processi decisionali attraverso la partecipazione di 322 soci volontari eletti nelle Sezioni soci e dei 30 soci nel Consiglio d’Amministrazione.
Un dato storico confermato anche per lo scorso anno: la compagine dei soci si è caratterizzata per una prevalenza di donne che rappresentano il 62% della base sociale.
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Veniamo ora alla dimensione sociale: la sezione che nel Bilancio la riguarda riporta, come previsto dai nuovi standard, approfondimenti dedicati alle persone che lavorano in Coop, all’impatto sulle comunità e sui consumatori. Messa a fuoco anche la forza lavoro della catena del valore – cioè l’insieme di tutte le attività del ciclo produttivo – a monte e a valle della Cooperativa. Questo capitolo sarà sempre più dettagliato nel corso dei prossimi 2 anni, di pari passo con l’incremento di una più ampia consapevolezza dei propri fornitori da parte della Cooperativa. Essa, attraverso le sue azioni, aspira a dare un contributo alla dimensione sociale della sostenibilità e in particolare agli SDGs 1, 2, 3, 4, 5, 8, 10, 12, 16.
Le persone: nel 2023 Unicoop Tirreno ha migliorato i suoi servizi attraverso la collaborazione professionale di 3.663 dipendenti, ovvero di quasi 110 persone in più rispetto all’anno precedente. L’attenzione verso i dipendenti può essere rendicontata, tra le altre cose, attraverso l’osservazione della quota di contratti stabili sottoscritti: l’89% dei dipendenti di Unicoop Tirreno ha lavorato con contratti a tempo indeterminato. L’attenzione allo sviluppo delle professionalità risulta evidente dall’osservazione del numero di ore dedicate ai dipendenti. Nel 2023 sono state 54.700 le ore di formazione per 2.964 dipendenti. Mediamente quelli coinvolti nell’attività di formazione hanno preso parte a 18,5 ore su tematiche obbligatorie e non obbligatorie.
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Ampio e significativo è il contributo alle comunità locali attraverso attività ad hoc. La Cooperativa anche quest’anno ha confermato il suo impegno per Buon Fine, Dona la spesa e Ausilio per la spesa. Tre diversi modi di stare vicino, attraverso la stretta collaborazione con le istituzioni locali, le associazioni del territorio e con le Sezioni soci, alle persone fragili della comunità, da aiutare per l’accessibilità al cibo.
Ecco i numeri del 2023:
- Buon Fine ha contribuito alla distribuzione di 325mila pasti equivalenti di cibo buono e in buone condizioni, ma non più idoneo alla commercializzazione attraverso i canali propri della Grande Distribuzione.
- Dona la spesa, finalizzata alla raccolta di beni di prima necessità a sostegno delle persone bisognose, nei 2 appuntamenti di maggio e ottobre, ha coinvolto 95 punti vendita e ha portato alla raccolta di 96,5 tonnellate di prodotti distribuite poi nei vari territori.
- Ausilio per la spesa ha visto la consegna gratuita della spesa a casa di persone in difficoltà. Aumentati i punti vendita coinvolti, che sono passati da 10 del 2022 a 13, e i volontari da 110 a 125. Sono loro l’anima e il perno di quest’iniziativa, contribuendo materialmente a garantire la consegna di 7.027 spese a circa 224 famiglie.
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A livello internazionale la solidarietà ha significato sostegno a progetti dedicati alle comunità distribuite in molti paesi in via di sviluppo. Tra questi Basta un gesto, il cui valore complessivo ha portato nel 2023 alla distribuzione di 93.664 euro ai progetti coinvolti, grazie ai punti donati dai soci facendo la spesa. Ecco il loro nome, le loro caratteristiche, il loro valore economico.
- La Casa di Giacomo e Vanda in collaborazione con il Movimento Shalom, finanzia un centro di formazione scuola e lavoro alla periferia della capitale del Togo. Lomé
valore 10.000 euro - Progetto Matteo in collaborazione con il Movimento Shalom, finanzia la realizzazione e la gestione di strutture per il supporto all’infanzia e alla maternità.Gorom Gorom (Burkina Faso)
valore 10.000 euro - Cuore di Coop in collaborazione con Avsi, finanzia la scolarizzazione di 171 bambini. Africa - Est Europa Medio Oriente America Latina
valore 53.664 euro - Progetto migranti in collaborazione con Emergency, finanzia una clinica mobile per dare supporto medico-assistenziale alla comunità di braccianti agricoli migranti, presenti in questa parte d’Italia. Ragusa
valore 20.000 euro
Sostenibilità sociale significa anche focalizzarsi sul welfare per i dipendenti, sulle relazioni con il mondo della scuola, attraverso il supporto alle famiglie nell’acquisto dei libri scolastici e diffusi, significativi, sconti rivolti non solo ai soci, ma anche ai consumatori. Azioni destinate ai soci sono quelle relative all’impegno per la mutualità; hanno potuto, infatti, usufruire di vantaggi economici per l’acquisto di beni e servizi. Ebbene, il valore del vantaggio economico derivante dagli sconti dedicati a loro ha raggiunto, nel 2023, 36.645.546 euro, ovvero circa 3 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. Infine il Prestito Sociale che la Cooperativa porta avanti allo scopo di assolvere la propria funzione sociale di difesa degli interessi dei soci e di stimolo del loro spirito di previdenza e di risparmio. Nel 2023 sono stati 101.075 i soci prestatori, di cui 1.946 nuovi, che hanno dato fiducia per la prima volta alla Cooperativa per quanto attiene i servizi finanziari.
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Quanto alla dimensione ambientale della sostenibilità, la Cooperativa agisce definendo strategie che siano in grado di ridurre l’impatto diretto e indiretto derivante dal suo operato e cercando di diffondere tra i soci e nelle comunità in cui è presente buone pratiche, ecologicamente rispettose. Su questo fronte gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile a cui Unicoop Tirreno cerca di dare un contributo sono i seguenti: 6, 7, 9, 11, 12 e 13.
Attraverso strategie e politiche consolidate negli anni la Cooperativa è riuscita a ridurre i consumi assoluti di energia elettrica (impatto diretto) di oltre 3 milioni di kWh nel 2023 rispetto al 2022. Ad un anno dalla crescita esponenziale del prezzo energetico, il calo dei consumi ha riscontrato anche un calo dei costi di circa 1 milione di euro. Impegno cooperativo confermato anche sul versante dei rifiuti: ridotta la produzione totale di oltre 420mila kg rispetto al 2022. E ancora green: Unicoop Tirreno ha aderito a iniziative per il risparmio energetico come, ad esempio, M’illumino di meno e ha dato supporto economico a progetti per la tutela dell’ambiente marino, come l’installazione di cestini mangia-plastica in alcuni porti dei territori in cui la Cooperativa opera.
Tanti, diversi, tasselli di un impegno a difesa dell’ambiente di cui il Bilancio di Sostenibilità mostra, attraverso i numeri, tutta la concretezza.