posto fresco

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4 Giugno 2024
C’è tipo e tipo, c’è uso e uso. Vademecum per scegliere e utilizzare bene le borse termiche.

Articolo pubblicato su NuovoConsumo del mese di giugno 2024

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È tempo di preparativi per godersi al meglio le giornate all’aria aperta senza rinunciare al comfort e alla freschezza di cibi e bevande. E magari per risparmiare un po’ sulle spese portando il pasto da casa. Le borse termiche si rivelano indispensabili compagne in queste occasioni, garantendo la giusta conservazione degli alimenti anche nelle giornate più torride. Scegliere la più adatta è solo il primo passo, saperla utilizzare il secondo. Ed è fondamentale.

Azioni di borsa
Sul primo fronte va detto che borsa morbida o rigida sono entrambe buone opzioni: se con quelle di plastica dura si guadagna in autonomia di freddo e facilità di pulizia – operazione assai importante per evitare che lo sporco finisca per mettere a rischio il cibo che ci conservate –, con le seconde c’è indubbiamente la comodità di trasporto a fare la differenza. In tutt’e due i casi alcune considerazioni possono aiutarci a tenere bene al fresco bevande e alimenti che vogliamo portare con noi. Vediamole una per una.

Non sopravvalutiamola.
Sembrerà ovvio ribadirlo ma la borsa termica non è un frigorifero, è un contenitore che trattiene il freddo. Per questo ha bisogno di ghiaccioli che abbassino la temperatura interna. Non tutti i ghiaccioli sono però uguali. Per chi vuole i risultati migliori è consigliabile una combinazione di ghiaccio secco e a cubetti. Attenzione, però, alla qualità della borsa termica: il ghiaccio secco potrebbe danneggiare la plastica di bassa qualità.
Quanto ghiaccio?
Gli alimenti provenienti dal freezer o dal frigorifero dureranno più a lungo nella borsa termica, che deve mantenere una temperatura bassa piuttosto che raggiungerla. Il ghiaccio deve essere il doppio del cibo per garantire un’adeguata conservazione e, se necessario, meglio utilizzare più di una borsa per distribuire il peso in modo equilibrato.
Niente spazi vuoti.
Evitate lo spazio vuoto all’interno della borsa termica, perché l’aria assorbe il freddo e cede calore agli altri corpi. Riempitele con carta di giornale o carta da cucina per migliorare l’isolamento termico ed evitare dispersioni di calore.
L’acqua può fare comodo.
Se utilizzate ghiaccio “sfuso” evitate di svuotare l’acqua di quello sciolto, perché continua a svolgere la sua funzione raffreddante. Ovviamente limitate questo tipo di utilizzo alla conservazione delle bevande.
La tecnica “frigo”.
Aprire la borsa termica provoca una dispersione di freddo. Fatelo il meno possibile e chiedete a tutti i “commensali” se serve qualcosa prima, così da mantenere la temperatura interna il più stabile possibile.

In conclusione, una borsa termica di qualità e una corretta gestione del ghiaccio possono fare la differenza nel mantenere i cibi freschi, gustosi e sicuri durante gite, picnic e giornate sulla spiaggia.

 

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