Se molti sono i modi ragionevoli in cui gli esseri umani possono organizzare la vita difendendo Natura e Mondo, di certo quelli di un’impresa cooperativa con i suoi principi chiave di etica e protezione del pianeta e delle persone non possono che essere dalla parte del risparmio energetico e di un ambiente ben salvaguardato. E questa salvaguardia si presenta in diverse forme. Sicché sotto le suole delle scarpe di Coop scorre un sentiero verde punteggiato di impianti fotovoltaici sui tetti per la produzione di energia, di colonnine per la ricarica di auto elettriche nei parcheggi di molti negozi, di lampade a led e sensori intelligenti perché sia fatta luce solo quando serve davvero e così via. «Progetti green per la tutela dell’ambiente, la riduzione dell’inquinamento e il risparmio energetico sui quali abbiamo investito e investiremo molto, che il Covid-19 non ha fermato – dichiara Armando Picuno, direttore operations di Unicoop Tirreno –. Un investimento complessivo di oltre 1milione e 200mila euro nel 2020 e di quasi 2milioni e 300mila euro quest’anno. La produzione di energia da fonti rinnovabili, ad esempio, è un impegno concreto della Cooperativa per ridurre il suo impatto ambientale e le emissioni nell’atmosfera di gas a effetto serra. Gli impianti per la ricarica delle auto elettriche, ecco un altro esempio, danno concretezza alla nostra politica e ci permettono di offrire ai nostri soci e ai cittadini un servizio utile che mette insieme i valori di Coop: qualità, convenienza e difesa della natura e di chi ne fa parte».
Tetto massimo
Toccare con mano i risultati di certi progetti non è così immediato, perché il palcoscenico sono i tetti, eppure rendono più verdi i negozi e migliorano la gestione di un’azienda: solo lo scorso anno sono stati investiti circa 2 milioni di euro per la ristrutturazione dei tetti dei punti vendita di Unicoop Tirreno. «La Cooperativa ha superato l’ottica dei lavori di manutenzione a chiamata – commenta Picuno –, ma programma interventi strutturali, che migliorano il suo patrimonio immobiliare, riducono i costi di manutenzione e i consumi grazie all’isolamento termico. E su alcuni tetti ristrutturati anche pannelli fotovoltaici che porteranno a un minor consumo di energia, quindi a meno inquinamento per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica». Pensiamo solo all’impianto fotovoltaico sul magazzino di Vignale (LI), sede di Unicoop Tirreno (cfr. C’era un fotovoltaico, sotto): da quando è stato installato, 14 anni fa, ha prodotto 7,2 milioni di kWh equivalenti a 3.600.000 kg di CO2 che non sono andati ad avvelenare l’aria. Perciò Unicoop Tirreno continua a camminare su questo sentiero verde, come ci racconta Picuno: «Grazie a un cospicuo investimento doteremo la nostra rete di vendita delle più avanzate soluzioni in grado di contribuire, concretamente, alla produzione d’energia pulita. Entro questo mese i primi impianti ed entro fine anno si completa il piano 2021. La potenza complessiva dei primi 10 impianti fotovoltaici è di 1.250 kW e la produzione stimata di 1.620.000 kWh, cioè oltre 820 tonnellate di CO2 risparmiata. Un piano ambizioso, dunque, che per alcuni supermercati ha significato anche il rifacimento dell’impermeabilizzazione sulla copertura del tetto, da Orbetello a Castiglione della Pescaia, da Avenza a Livorno-via Settembrini, da Portoferraio a Donoratico. E ancora, Civita Castellana, Roma-via Laurentina, Follonica-via Chirici e Cecina: un altro investimento che garantisce lunga vita agli immobili in cui la Cooperativa svolge la sua attività caratteristica».
Sotto controllo
Fin qui i tetti. Ora la riduzione dei consumi, che per Unicoop Tirreno non è un impegno dell’ultim’ora: risale al 2014 un primo, consistente, investimento per un’accurata mappatura degli impianti presenti nei principali supermercati e ipermercati. Obiettivo: stabilire dei possibili interventi per migliorare l’efficienza energetica. E così tutti i punti vendita più energivori sono ora dotati di un sistema di gestione (BMS-Building Management System) che consente di programmare il corretto funzionamento degli impianti. Un vero e proprio Progetto Energia di Unicoop Tirreno nasce 4 anni fa: apparecchiature per controllare i consumi (oltre 64 sistemi di controllo), personale tecnico interno a sorvegliare il corretto funzionamento dei punti vendita, il Servizio di Assistenza tecnica (anch’esso interno) che riceve e smista tutte le chiamate per garantire l’efficienza energetica dei negozi, il tutto coordinato dalla Direzione tecnica della Cooperativa. Completa il quadro Picuno: «Ci sono anche i servizi erogati da INRES, il Consorzio Nazionale delle Cooperative dei Consumatori specializzato in progettazione e realizzazione di supermercati, che dalla sede di Sesto Fiorentino controlla giornalmente i consumi dei negozi e ne segnala tempestivamente alla Cooperativa le anomalie. Qualche risultato tangibile? Dall’avvio del progetto sino alla fine del 2020 sono stati risparmiati oltre 11,8 milioni di kWh di energia elettrica. Se teniamo conto anche della “normalizzazione dei dati”, ovvero se si rendono omogenei i consumi sulla base delle ore d’apertura e delle condizioni meteorologiche esterne, il risparmio sale a 13,9 milioni di kWh. Solo nel 2020 si sono risparmiati 3.740.000 kWh rispetto all’anno precedente, equivalenti a 600mila euro». E poi grazie al progetto Overwatch il controllo – come dice il termine inglese – dei consumi energetici dei supermercati è fatto. In pratica: il sistema sviluppato da INRES consente di controllare, sotto un’unica piattaforma, sia i consumi dell’edificio (riscaldamento, condizionamento, illuminazione) sia quelli del frigo-alimentare, da cui dipendono oltre il 40% dei consumi energetici di un supermercato. Ecco i numeri: lo scorso anno sono stati installati 23 sistemi Overwatch, per il controllo dei consumi di altrettanti supermercati e quindi sotto controllo “avanzato” oltre 32,1 milioni di kWh, pari al 58% dei consumi della rete dei punti vendita dotati di BMS. «Un sistema di supervisione integrato e funzionale che rende ancora più agevole il monitoraggio continuo di quanta energia consumiamo. E nel corso di quest’anno il sistema entrerà definitivamente a regime», riassume il direttore operations della Cooperativa.
Alla ricarica
Ma sul sentiero verde di Unicoop tirreno si affacciano anche le colonnine elettriche di ricarica per le auto. La prima è stata installata a Venturina nel 2017; alla fine dello stesso anno un’altra nel Centro Commerciale Maremà a Grosseto. «Poi, spinti anche dalle richieste dei nostri soci, nel 2020 abbiamo dato il via, in collaborazione con FERA-Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, a un vero e proprio piano d’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici che si completerà nel 2023: energia pulita, 100% da fonti rinnovabili, prezzi competitivi e praticità», afferma Picuno. Chi fa la spesa a Pietrasanta, a Livorno Levante, a Cecina, a Follonica o Orbetello le ha già viste nei parcheggi dei negozi e forse usate: sono qui, infatti, le prime 5 colonnine di ricarica pubbliche (di tipo quick charge, cioè 2 x 22 kW di potenza, a Livorno anche di tipo fast charge, cioè 50 kW di potenza). Dicevamo del prezzo e della praticità: la ricarica costa 0,37 centesimi per kWh e si pagano con facilità attraverso l’app Nextcharge, la più scaricata del settore in Italia. Dotate di cavo come sono, queste colonnine rendono la ricarica facile e veloce rispetto agli impianti che richiedono l’utilizzo di un cavo personale. Un viaggio e due servizi: si fanno acquisti e si ricarica in tutta comodità l’auto in sosta. «Perciò si continuerà con l’installazione di colonnine elettriche per i clienti: entro la fine di quest’anno sono previste altre 10 installazioni, di cui le prime nei Supermercati di Porto Santo Stefano, Tarquinia, Rosignano, San Vincenzo, Fornoli e Pieve Fosciana, e continueremo – lancia uno sguardo al futuro Picuno – nel 2022 e 2023. Ma, oltre a queste, anche colonnine per la ricarica delle automobili della Cooperativa, a cominciare dalla sua sede dove ce ne sono 10. Ordinate, quindi, anche le prime auto elettriche che entreranno a far parte del gruppo di quelle aziendali». A piccoli passi, un passo dopo l’altro, su quel sentiero verde per contribuire a fare un posto migliore del pezzo di mondo che ci è toccato in sorte.
Mettere in buona luce
La via dell’illuminazione a basso consumo.
Accesa oltre 4mila ore ogni anno, fino a 4.500 per i punti vendita aperti anche la domenica. Ed ecco che l’illuminazione è una delle fonti di consumo di un supermercato, tutt’altro che piccola. Come spesso le accade, Coop ha fatto da apripista: nel 2000 aderì al programma volontario GreenLight della Comunità Europea, installando impianti d’illuminazione con lampade fluorescenti con reattore elettronico e adottando reattori elettronici anche per le lampade a scarica, allora le migliori sul fronte del risparmio energetico. Con l’avvento della tecnologia led stesso comfort, ma meno consumi: la potenza assorbita è spesso più che dimezzata e i consumi energetici drasticamente ridotti. Per Unicoop Tirreno ormai una tecnologia standard nei nuovi interventi e nelle ristrutturazioni: è di 4 anni fa un piano di relamping (sostituzione delle lampade, ndr), in collaborazione con 9REN che progetta e realizza sistemi innovativi per l’efficienza energetica e la riduzione dei consumi per l’industria italiana, investendo nella sostituzione dei sistemi di illuminazione in 42 punti vendita, nella sede e nei magazzini di Vignale: risparmiati quasi 5 milioni e 300mila kWh, equivalenti a circa 1 milione e 800mila kg di anidride carbonica. E così, tra nuovi impianti e relamping, è “ben illuminato” oltre il 75% della superficie di vendita di Unicoop Tirreno. Alla luce dei fatti un buon investimento.
C’era un fotovoltaico
La storia di Coop che sfrutta l’energia solare.
Il primo impianto fotovoltaico di Unicoop Tirreno è stato inaugurato il 16 luglio 2007: un impianto da 420 kW, allora il più grande della Toscana, sul tetto del magazzino della Cooperativa di Vignale Riotorto (LI). Dopo 4 anni (maggio 2011) la realizzazione di un altro impianto, sempre sul magazzino, della potenza di 859 Kw, più del doppio del precedente. Fu poi la volta di Venturina (gennaio 2017), con un impianto da 19 kW, Livorno Levante (luglio 2017) con uno da 127,5 kW, Grosseto Maremà (novembre 2017) da 282 kW e Seravezza (dicembre 2016) da 42,64 kW. Un totale di 1.750 kW installati che hanno prodotto – dati riferiti a fine 2020 – oltre 20 milioni di kWh di energia elettrica, equivalenti a 10.120 tonnellate di CO2 che non hanno reso l’aria più inquinata. E per quest’anno Unicoop Tirreno ha messo a punto un piano d’installazione di nuovi impianti fotovoltaici, tutti sulle coperture dei suoi supermercati, per produrre l’energia elettrica necessaria ad alimentarli. Ma la storia di Unicoop Tirreno con le energie pulite continua.