Nessuna toccata e fuga, ma un rapporto costante e duraturo quello tra la Unicoop Tirreno e le associazioni che si occupano dei progetti di solidarietà in Italia e nel mondo. Un rapporto possibile soprattutto grazie ai soci, alla loro generosità verso le fasce più deboli della popolazione. «Per essere credibili – afferma Massimo Favilli, direttore soci e comunicazione di Unicoop Tirreno – riteniamo che il supporto e il contributo a queste associazioni debba durare nel tempo; non una mera operazione di marketing sociale, ma un supporto concreto che condivide le finalità e ha rispetto per l’associazione che abbiamo deciso di sostenere. Così anche quest’anno possiamo garantire l’impegno economico complessivo di 100mila euro per i progetti della Fondazione Avsi – il sostegno di 171 bambini –, di Emergency, per consentire le cure a migranti e braccianti del territorio ragusano attraverso una clinica mobile, e del Movimento Shalom che opera in paesi con un grande bisogno d’aiuto, come quelli africani del Burkina Faso e del Togo», ricorda Favilli.
Valore aggiunto Quando si parla di cifre, è proprio allora che si rende manifesta la solidarietà dei soci: a chiusura del catalogo fidelity 2019 in 7.744, oltre ad aver utilizzato i punti per ottenere un vantaggio personale, ne hanno riservata una buona fetta per le donazioni. Un totale di 1.879.690 punti a cui si sommano quelli non erogati sui cesti natalizi in offerta per i soci e devoluti automaticamente ai progetti di solidarietà, che hanno consentito di recuperare ulteriori 1.764.610 punti. Come sempre, la Cooperativa si è messa in gioco direttamente ed economicamente trasformando i punti in denaro e raddoppiandone il valore. «Il momento della donazione dei punti – conclude Favilli – è stato anche l’occasione per i nostri Comitati soci volontari di parlare con migliaia di persone, condividendo l’importanza della solidarietà. Una ricchezza, questa, che va oltre il valore economico che abbiamo raggiunto».