A capo del quotidiano “La Piazza” (nome di fantasia) Elsa Guidi si porta dietro la passione per la cronaca nera, terreno dov’è nata professionalmente. Ha fiuto, è arguta, curiosa e si appassiona alle vite degli altri. Annusa un caso che non torna e sprona la sua redazione a cercare la verità. È questa la trama del giallo Alzati e corri direttora (Mondadori, seconda ristampa in pochi giorni), il primo di una serie, coinvolgente e anche ironico, molto adatto anche alla Tv. Autrice una donna che il giornalismo lo vive tutti i giorni nella redazione del quotidiano Il Tirreno. La pisana Silvia Volpi (blog www.silviavolpi.it), al suo secondo romanzo di successo.
Che cosa ha dato di sé a Elsa?
«Il mio attaccamento per le storie di vita e il senso di responsabilità verso i lettori a cui si ha il privilegio di raccontare fatti e persone, oppure romanzi. E ho ambientato la storia a Pisa perché è un concentrato di forze e la cronaca ha bisogno di elementi anche fisici per soddisfare il cuore di chi legge. A Pisa c’è la corrente del fiume, la bellezza dei monumenti, la cultura di oggi e di ieri, il movimento degli studenti e un’aria che a volte sa di città, a volte di paese».
Come mai direttora e non direttore?
Una rivalsa verso un ruolo che nei quotidiani è carente o solo la voglia di raccontare una donna? «Quando ho cominciato a pensarla, Elsa Guidi è stata subito una direttora. In questo modo mi è stato più comodo raccontare la donna che si muove su più fronti e cerca equilibri tra la vita familiare e quella professionale».
A proposito di equilibri, Silvia Volpi scrive romanzi, ha tre figli, un marito e un lavoro a tempo pieno. Come concilia tutti questi impegni?
«Più che impegni sono bisogni e i bisogni vanno soddisfatti. Ogni giorno. Non mi chiedo se posso, se ci sta tutto, se è il caso. Lo faccio e basta, cercando di avere ben presente che è solo questione di organizzazione e passione: chiavi che spesso consentono di aprire anche porte pesanti. Figli, famiglia, scrittura e lavoro stanno con me e io cerco di stare bene insieme a loro».
Parliamo di consumi. Lei che ha una grande famiglia e poco tempo come si organizza con spese alimentari e non solo?
«Cerco di fare acquisti a largo raggio due o tre volte al mese, mentre ogni settimana compro i prodotti freschi da negozianti di fiducia, perché amo i piatti semplici e di qualità, i sapori genuini. In casa poi abbiamo una buona organizzazione e ci aiutiamo anche per la spesa».
Vi aiuterete anche a continuare la serie della direttora, già definita una Montalbano al femminile?
«Marito e figli sono i miei primi fans. Ma la forza mi viene soprattutto dai lettori che già mi chiedono quando potranno leggere una nuova storia dell’intraprendente Elsa Guidi».