Bianca, nera, bordeaux, dal chicco sferico, ovoidale o appuntito, senza semi o con la buccia ricoperta da quella sorta di cera naturale – la pruina – che conferisce ai chicchi d’uva il loro aspetto vellutato. Quelli a marchio Coop sono tutti “buoni e giusti”, protagonisti della campagna di riduzione dei pesticidi e colti da filiere senz’ombra di lavoro nero.
Partita uva
13 fornitori coinvolti, di cui 9 a marchio, con 33 visite ispettive in diverse regioni (Puglia, Sicilia, Basilicata) e province italiane (Taranto, Bari, Ragusa, Agrigento, Catania, Siracusa, Matera) per garantire che sia uva prodotta nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Sull’uva, questi i numeri 2017-18 della campagna Buoni e Giusti che ha rilanciato l’impegno di Coop sulle filiere più critiche – pomodoro, uva, olio, arance, fragole – con controlli sul campo, verifiche mirate nelle aziende dei produttori, piani di miglioramento e, in casi gravi, esclusione di fornitori che non rispettano gli impegni contrattuali e il codice etico richiesto da Coop (ne parliamo nel dettaglio in fermo posta, p. 3). Per dare un segnale su un’emergenza sociale che, ancora oggi, interessa qualcosa come 400mila lavoratori, stranieri nell’80% dei casi. Un’azione forte a tutela del lavoro delle persone e della qualità del prodotto, come spiega Maura Latini, amministratore delegato di Coop Italia: «Buoni e Giusti è un impegno sui diritti fondamentali delle persone che si lega alla nostra adesione, nel lontano 1998, allo Standard Etico SA8000. Da sempre, infatti, Coop segue un approccio di “filiera” dall’ortofrutta alle carni, dalle uova al pesce, dal latte e derivati ai salumi, all’olio: oltre all’attività delle singole Cooperative, nell’area qualità Coop Italia conta circa 40 specialisti, un impegno di milioni di euro, 1.300 prodotti da filiere controllate dal campo alla vendita e certificate da enti esterni. Responsabilità e presidio della qualità in numeri».
Sua eccellenza
Oggetto di controlli le coltivazioni d’uva Italia, bianca e nera, Vittoria, Thompson, Crimson, Red globe e Pizzutella. Fra le recenti novità in esclusiva sui banchi Coop, con la palma di prodotto Fior fiore, anche l’uva bianca senza semi della varietà Pristine (letteralmente “incontaminata”), in arrivo dal fornitore O.P. Giuliano di Bari. Un’eccellenza che si distingue dalle tante cosiddette seedless per la buccia giallo paglierino molto sottile, quasi un tutt’uno con la polpa, e un sapore aromatico di moscato e vaniglia, racchiuso in chicchi grandi (dai 20 mm in su) e croccanti. Per gusto e durata dei suoi grossi grappoli, che difficilmente sgranano prima del consumo, è un prodotto che si distingue da altri. Non a caso quest’anno Coop rilancia la scommessa, rendendola protagonista della campagna di stop al glifosato e riduzione dei pesticidi: nel chicco senza semi l’impegno di Coop per un’agricoltura ad alta sostenibilità.
Stop alle aste al doppio ribasso, ma Coop ha fatto da apripista.
Mai utilizzate da Coop, le aste al doppio ribasso trovano oggi lo stop anche del Parlamento italiano che le ha vietate con un disegno di legge dello scorso luglio. Una netta presa di posizione contro questa pratica che riduce all’osso il prezzo d’acquisto dei prodotti e minaccia filiere fondamentali come pomodoro, olio, caffè, legumi, pecorino e latte. Tra le novità, anche la regolamentazione delle vendite sottocosto e incentivi alle aziende che promuovono filiere etiche. Come Coop.