Il pranzo della domenica, le paste di pasticceria e molti altri riti di un’Italia che non c’è più. O almeno così dicono. Perché a Terni, almeno in parte, c’è ancora. Nella città umbra che ha come patrono San Valentino, è tuttora diffusa l’abitudine di acquistare in una delle numerose pasticcerie artigianali che si affacciano sulle vie cittadine un vassoio di ghiottonerie da mangiare in famiglia nei giorni di festa.
Arte pasticcera
Dentro le mura della città, esattamente cinquant’anni fa, nasceva un laboratorio artigianale a conduzione familiare specializzato in dolci tipici ternani, biscotti e lievitati. Tra questi, non mancava (e tuttora non manca) “sua maestà” il panpepato, sulle tavole nel periodo delle festività natalizie e non solo. Un laboratorio a due passi da quella Porta Sant’Angelo a cui ispira il proprio nome, Santangelo: da qui, nel 1968, ha preso il via la storia di un’importante realtà artigianale che è cresciuta e si è spostata, restando però sempre nell’ambito della città.
Da due generazioni la famiglia Formichetti, prima con il papà Mario (il fondatore), poi con il figlio Gianluigi, guida la Santangelo Group srl interpretando il valore della tradizione in una veste innovativa: «Una missione – afferma Andrea Palmieri, responsabile vendite dell’azienda – che stiamo portando avanti su tutte le nostre linee produttive e in particolar modo nei croissants artigianali della linea fresco-fresco». Tanti tipi diversi di croissants pensati per andare incontro ai nuovi gusti, come quello vegano senza uova e senza latte.
Lievito madre di famiglia
I prodotti dell’azienda, ci viene spiegato, ruotano attorno al lievito madre e l’ispirazione deriva dalle antiche ricette dell’arte dolciaria. Nella scelta degli ingredienti, ad esempio, vengono privilegiate farine non troppo raffinate (come quella di tipo 1) e uova provenienti da galline allevate a terra. Non si utilizzano olio di palma, grassi idrogenati, antiossidanti o coloranti. E si sono mantenuti processi improntati all’artigianalità, come in un grandissimo laboratorio di pasticceria. Ci sono le crostate artigianali, i rollè, i biscotti secchi. «In particolare – racconta Palmieri – Mario Formichetti aveva conosciuto un pasticciere veneto esperto nei lievitati: croissants artigianali, appunto, ma anche pandori e panettoni».
on a caso molte proposte targate Santangelo sono pensate per il periodo natalizio.
E sul panpepato, un vero fiore all’occhiello della produzione, l’azienda è impegnata in un progetto mirato a ottenere per questo prodotto il riconoscimento Igp.