Nel 2011 è nato a Formia un centro antiviolenza dotato di uno sportello d’ascolto, orientamento e sostegno per le donne che subiscono abusi, molestie e mobbing familiare. È il centro Silvana Mangano, intitolato all’attrice, morta a soli 59 anni a causa di un tumore. A volerlo è stata Veronica De Laurentiis, la figlia. Una bellissima donna di 72 anni, cresciuta su uno splendente palcoscenico, i cui personaggi principali erano “la coppia reale del cinema italiano”: mamma Silvana e papà Dino.
Com’era il rapporto di Veronica bambina con sua madre?
«Sono sempre stata timida e da piccola provavo, senza fortuna, a rompere il muro di gelo intorno a una mamma che adoravo ma che non aveva slanci. In famiglia i sentimenti venivano dopo il dio spettacolo e io ho respirato il clima di un ambiente spietato, dove ho anche subito una violenza da un amico di famiglia, senza avere il coraggio di raccontarlo». Poi, più tardi, il suo primo marito, oltre che a maltrattarla, ha abusato delle vostre due figlie per anni.
Come lo ha scoperto?
«Me lo hanno detto loro».
La sua reazione?
«Ho chiesto il divorzio, l’ho denunciato e fatto condannare, come racconto nel libro Rivoglio la mia vita – pubblicato nel 2006 da e/o – e diventato il simbolo della lotta alla violenza».
Dove ha trovato la forza di uscire allo scoperto?
«La verità è come la luce in una stanza buia. E mi ha offerto una seconda chance per ricominciare, anche grazie a un uomo stupendo, un angelo, che è diventato mio marito e vuole solo vedermi felice».
Ha pubblicato anche un secondo libro Riprenditi la tua vita - Le otto chiavi di Veronica.
«E sto lavorando a un altro e per trarre un docufilm dal primo». La maggiore delle sue figlie, Giada, è diventata la chef più famosa degli Stati Uniti... «Sta avendo un grande successo. La sorella, invece, ha aperto una spa e il fratello fa l’attore. Sono creature meravigliose».
Sia lei che sua madre avete perso un figlio per un incidente. Come si superano tragedie simili?
«Mamma, dopo la morte di mio fratello, ha chiuso con il mondo. Io ho cercato a fatica di rialzarmi... Faccio meditazione, parlo tutti i giorni con mio figlio e sono certa che lui mi ascolta. Ho imparato a credere, grazie anche all’affetto delle donne che con il centro Silvana Mangano aiuto ogni giorno».