I numeri del Preventivo
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Vendite lorde: 852 milioni di euro
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Margine operativo (vendite-costi punti vendita e di sede): 8,3
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Risultato di altre gestioni (finanziaria e immobiliare): -0,2
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Risultato lordo: 8,1
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Imposte e poste straordinarie: -5,9
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Risultato netto: +2,2 milioni di euro
Il punto d’avvio è la cifra finale: +2,2 milioni di euro. Questo il risultato del Bilancio Preventivo di quest’anno di Unicoop Tirreno, approvato il 31 gennaio dal Consiglio d’Amministrazione. “Fare bilanci” significa scattare un’istantanea, ma anche il movimento di un’impresa. E quello di Unicoop Tirreno, come quello di una qualsiasi altra azienda (e anche di una famiglia), non può prescindere da un contesto generale segnato dall’inflazione e dall’incertezza generata dalla pandemia. E lo scenario può cambiare da un momento all’altro.
Scenario complessivo
«Costruire il Bilancio Preventivo in un contesto così incerto è tutt’altro che semplice, perché si devono pesare tante variabili per fare ipotesi che stiano in piedi. Il risultato delle nostre valutazioni, legate allo scenario sempre più competitivo della Grande Distribuzione, alla spinta inflattiva, con il conseguente aumento dei prezzi di ogni tipologia di prodotto e merce, al perdurare della pandemia, alla contrazione dei consumi (il valore medio dello scontrino si sta già abbassando, ndr) che rischia di accentuarsi per tasse e caro-bollette, è comunque positivo e mostra un’impresa stabile, in cui si registra una sostanziale tenuta delle vendite. E quindi la via che stiamo percorrendo è quella giusta», dichiara Piero Canova, direttore generale, evidenziando tutta la delicatezza di fare previsioni esatte. Insomma un obiettivo tutto da conquistare... «Sì. Con un grande impegno nella gestione commerciale, nel contenimento di tutti i costi aziendali, continuando a investire per ammodernare e rendere più green i punti vendita, pensando tra l’altro a negozi di vicinato che rispondano alle nuove esigenze delle persone, dove sia agevole fare la spesa, ma puntando anche sulla formazione del personale per migliorarne la professionalità – spiega Canova –. Per raggiungere appunto quegli obiettivi che ci siamo dati, lungo la graduale applicazione di un Piano industriale che ha superato la prova del tempo (è stato avviato oltre 5 anni fa, ndr)».
Risultati tangibili
Guardiamo due dati, tra gli altri: gli 852 milioni di euro di vendite lorde raccontano una sostanziale tenuta rispetto allo scorso anno, nonostante l’aumento della concorrenza soprattutto in Toscana; gli 8,3 milioni di euro del margine operativo – il risultato economico della gestione commerciale – ci dicono che continua a mantenersi positivo per il terzo anno di seguito e «confermano una tendenza costante al miglioramento e la riconquistata solidità di Unicoop Tirreno – nota il direttore generale –. E, sebbene, come dicevo, il panorama socioeconomico sia tutt’altro che stabile, come Unicoop Tirreno e come Movimento Cooperativo tutto, stiamo guardando in modo attento e puntuale quello che succede sui mercati evitando che l’aumento generale dei nostri costi, dai prodotti alle bollette energetiche, si riversi interamente sulle famiglie, cercando di governare i prezzi al meglio. Ci siamo mossi bene e tempestivamente e chi fa la spesa nei nostri negozi se n’è accorto. Difendiamo la vostra spesa quotidiana dai rincari, è lo slogan della campagna, partita a gennaio, che ha visto un carrello ben fornito di prodotti d’uso quotidiano a marchio, oltre 200, a prezzo ribassato». Fatti concreti, come gli investimenti a cui Unicoop Tirreno non rinuncia. «Per sviluppare le potenzialità non ancora espresse, per intensificare il legame con i soci e i consumatori, occorre puntare ancora di più sulla convenienza per difendere il loro potere d’acquisto, su qualità e varietà dei prodotti, ma anche su servizi utili, moderni ed ecologicamente corretti», ecco il senso degli investimenti nelle parole di Canova. E questi investimenti arrivano quasi a 29 milioni di euro, di cui circa 7 milioni per le ristrutturazioni di alcuni punti vendita. Importanti come quella del Supermercato di via Gori a Piombino di questi mesi (chiusura ad aprile per i lavori e riapertura a giugno), per rendere questo grande magazzino, punto di riferimento della spesa per i cittadini laddove la Cooperativa è nata, un negozio più adeguato alle esigenze dell’oggi, trasferendo l’area alimentare dal piano interrato al piano terra.
La strategia di Coop
Un altro capitolo: gli investimenti per la difesa dell’ambiente e per il risparmio energetico, contenendo i consumi e sviluppando l’uso di fonti rinnovabili d’energia. Ricordiamo, partendo dalle ultime in ordine di tempo, l’installazione di colonnine per la ricarica pubblica di auto elettriche nel parcheggio di alcuni punti vendita, a cui se ne aggiungeranno altre nel corso dell’anno. A conferma della strada “verde” tracciata dalla Cooperativa (già lo scorso anno si è investito oltre 2 milioni) fatta di impianti fotovoltaici sui tetti per la produzione di energia, lampade a led e sensori intelligenti per illuminare solo quando serve ecc.: 1,7 milioni di euro preventivati. E oltre a ristrutturazioni e ai progetti green, un punto di forza è considerato, nello stendere il Preventivo, il prodotto a marchio. Anzi: una delle principali leve per consolidare la capacità della Cooperativa di generare redditività? «La carta vincente – risponde Marco Lami, presidente di Unicoop Tirreno –, per quest’anno e per gli anni avvenire, perché garantisce il risparmio ai nostri soci e clienti, ma anche salute, sostenibilità, etica. E li garantisce in tutta la filiera a ritroso. Col prodotto a marchio rispondiamo alle più diverse esigenze dei consumatori, conseguiamo migliori risultati economici e diamo concretezza ai principi che distinguono la Cooperativa, perché il prodotto Coop li racchiude tutti. Ad oggi tocca già tra il 30-35 % della spesa, l’obiettivo è quello di arrivare in qualche anno al 50%. È questa la vera risposta strategica alla concorrenza che Coop ha dato nel tempo – rimarca Lami –; e da questa primavera, rinnovate e arricchite come saranno tutte le linee del prodotto a marchio, interpretando i nuovi bisogni delle persone e difendendo ancora di più il loro potere d’acquisto, la risposta sarà ancora più decisa.
Riservato ai soci.
Difesa del potere d’acquisto di chi fa la spesa in Coop, soprattutto dei soci. Manifestazione tangibile le opportunità a loro riservate rispetto alle quali Unicoop Tirreno non arretra di un solo passo. Tra sconti e promozioni per i prodotti alimentari e non alimentari, il catalogo Solo per te (riconoscendo punti doppi per chi acquista i prodotti a marchio, giustappunto) e 2 collezioni con la classica raccolta di bollini, nel segno dell’ambiente e del benessere, si tocca quota 37,3 milioni di euro, in leggero aumento rispetto allo scorso anno. A questi vanno aggiunti i vantaggi che derivano dalle politiche promozionali di Distribuzione Roma (stimati in 3,3 milioni) e quelli non esclusivi di Unicoop Tirreno (circa 45,7 milioni). Poi oltre 1 milione e 500mila euro destinati alle attività e alla comunicazione per i soci che traducono in moneta sonante uno dei principi che stanno alla base dell’impresa cooperativa: il socio proprietario e protagonista. Che si declina in vari modi e in diversi ambiti. A questo proposito, tra gli appuntamenti rilevanti nel calendario istituzionale 2022, le elezioni per il rinnovo dei Comitati direttivi delle Sezioni soci a novembre, in vista delle quali questo mese si tengono le Assemblee Autonome, solitamente, prima della pandemia, anche occasione per sottoporre all’attenzione dei soci il Preventivo – quest’anno, come negli ultimi 2, tutte le informazioni, nel modo più chiaro e completo possibile, attraverso i canali di comunicazione di Unicoop Tirreno–. Protagonisti volontari della vita della Cooperativa e per la Cooperativa che ingrossa le fila di preziosi collaboratori e rinsalda il legame con i territori.