Da una parte un’associazione nazionale, Ancc-Coop, che rappresenta la proprietà, cioè i 6,3 milioni di soci di 75 Cooperative di Consumatori di tutte le dimensioni, per delineare le strategie comuni su ambiente, politiche sociali e del lavoro. Dall’altra un consorzio nazionale, Coop Italia, con una struttura manageriale efficiente e capace di mettere in pratica i valori di Coop al servizio delle Cooperative sulle attività di negoziazione, sullo sviluppo del prodotto Coop e sul piano di comunicazione.
Linee di “governo”
Ecco la nuova governance – il sistema di conduzione e di direzione di un’impresa – varata quest’estate dall’Assemblea generale di Bilancio di Coop Italia (21 giugno, a Bologna) e dalla successiva Assemblea dell’Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumatori (13 e 14 luglio, a Roma), che mira a distinguere le funzioni e rendere più efficace l’organizzazione nazionale delle Coop italiane. In Coop Italia Maura Latini, già amministratrice delegata, ha assunto il ruolo di presidente affiancata da Maurizio Prandi, direttore generale di Coop Reno, in qualità di vicepresidente, mentre Domenico Brisigotti è stato nominato direttore generale. Anche il Consiglio d’Amministrazione di Coop Italia è stato rinnovato con l’ingresso di figure come direttori generali, amministratori delegati o ruoli analoghi nelle diverse Cooperative, alle quali fa capo un giro d’affari di oltre 16 miliardi di euro. Sul versante della rappresentanza istituzionale, la 5ª Assemblea Nazionale dei Delegati Coop, dal titolo Creare futuro. Una buona spesa può cambiare il mondo, ha confermato all’unanimità Marco Pedroni alla presidenza di Ancc-Coop di cui è alla guida dal 2020 (dal 2013 aveva ricoperto anche il ruolo di presidente di Coop Italia). Al suo fianco, in qualità di vicepresidente, c’è Renato Dalpalù, presidente di Sait, il Consorzio delle Cooperative di Consumo Trentine. Rinnovati anche la direzione e il comitato di presidenza dell’Associazione, nella quale si confronteranno i presidenti delle maggiori Cooperative come rappresentanti della proprietà sociale. Alla base delle decisioni prese e degli orientamenti per il prossimo futuro la volontà di definire meglio le funzioni di Ancc, ora più che mai luogo del confronto strategico per i progetti comuni delle Cooperative e di stimolo e indirizzo per i diversi consorzi nazionali di Coop.
Dai prezzi al cambiamento climatico, dal buon lavoro alla solidarietà, dalla sicurezza alimentare alla tecnologia. Sono le tante sfide aperte sul futuro che, silenziosamente, possiamo orientare con il carrello della spesa e le nostre scelte di consumo. Insomma per “Creare futuro. Una buona spesa può cambiare il mondo”, come recitava il titolo della due giorni che ha riunito, a luglio, nella Capitale, la 5ª Assemblea Nazionale dei Delegati di Ancc-Coop.
Coop è per natura e per missione un attore originale del mercato. C’è Grande Distribuzione e Grande Distribuzione. Coop non ha mai fatto e non fa aste al doppio ribasso, gestisce le filiere con forti integrazioni e garanzie per i produttori agricoli e per le piccole e medie imprese di trasformazione, assicura eticità dei processi e giusta retribuzione. Per noi il prezzo giusto è quello migliore per i consumatori, ma con il rispetto assoluto di lavoro e ambiente. Non tutti possono dire lo stesso.
Marco Pedroni
Sono grata per la fiducia riposta in me, ma al tempo stesso sono consapevole che stiamo affrontando un periodo estremamente complesso che vede Coop in un mercato molto competitivo e pieno di sfide. I nuovi assetti deliberati dalle Cooperative di Consumatori e assegnati alle strutture nazionali ci renderanno più efficaci nella realizzazione dei progetti che abbiamo messo in campo, a partire dallo sviluppo, ancora da completare, del prodotto Coop, e che metteremo in campo per difendere il potere d’acquisto delle famiglie italiane.
Maura Latini