Sani&Salvi

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3 Novembre 2017
Novembre 2017
di Barbara Bernardini

Risposta secca
10 mandorle al giorno levano la bilancia di torno. Si potrebbe riassumere così lo studio americano secondo il quale 42 grammi di frutta secca al giorno, nonostante l’elevato apporto calorico, contribuirebbero alla perdita di peso. Lo studio pubblicato sull’“European Journal of Nutrition” ha coinvolto oltre 370mila persone fra i 25 e i 70 anni. Non solo. Poche mandorle al giorno aiuterebbero anche a controllare i livelli di colesterolo e prevenire l’eventuale insorgenza del diabete.

 

 

Scienza e coscienza
Tornare alla coscienza dopo 15 anni di stato vegetativo sembra impossibile. Eppure un gruppo di ricercatori di Lione è riuscito a riportare in uno stato di minima coscienza un uomo in coma vegetativo da 15 anni. Si tratta di un ragazzo di 35 anni vittima di un incidente stradale. Gli hanno stimolato il nervo vago tramite un pacemaker e hanno potuto “comunicare” di nuovo col ragazzo. Troppo presto per trarre conclusioni, ma questo ci dice che sul cervello abbiamo ancora tanto da imparare.

I neuroni dell’appetito
Si chiamano taniciti e sono i neuroni che controllano l’appetito e generano il senso di sazietà. A scoprirli sono stati i ricercatori dell’Università di Warwick in Inghilterra, che hanno pubblicato Molecular Metabolism. In presenza di alcuni amminoacidi specifici, in particolare lisina e arginina, i taniciti si attivano segnalando al cervello dell’interessato che è ora di smettere di mangiare. Si apre così un nuovo capitolo per il controllo della fame e del peso: di sicuro nelle diete saranno inseriti alimenti più ricchi di questi aminoacidi che, c’è da scommetterci, verranno definiti dimagranti.

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