Punto di ripartenza

  Aggiungi ai preferiti
2 Luglio 2020
Convenienza, sicurezza e sostenibilità. La “buona spesa” di Coop per gli italiani nel lento e incerto ritorno a una vita normale, dopo tempi inusuali.

Articolo pubblicato su NuovoConsumo del mese di luglio 2020

Vai all'Archivio di NuovoConsumo

di Rita Nannelli

Prezzo al primo posto, subito dopo sicurezza, poi origine italiana e rispetto per l’ambiente dei prodotti che devono essere anche etici e dare benessere. Dopo tempi inusuali, questo chiederanno, secondo una recente indagine di Havas H-Commerce, gli italiani nel lento ritorno alla vita abituale. E Coop ha già risposto. «Se nella fase dell’emergenza la maggior parte del nostro investimento, circa il 70%, è stato assorbito dalle azioni necessarie per garantire a soci e consumatori la massima sicurezza e serenità possibili, ora la percentuale si è rovesciata per gli impegni a difesa del potere d’acquisto – afferma Marco Pedroni, presidente di Coop Italia –. Avvertiamo la necessità di rispondere con misure concrete a una fase complessa che potrebbe generare un’ulteriore, drammatica, polarizzazione dei consumi». «E lo facciamo – rimarca Maura Latini, amministratore delegato di Coop Italia – mettendo nel nostro carrello, come sempre, sicurezza e sostenibilità al prezzo più giusto possibile per tutti, per chi compra e per chi produce».

Come d’abitudine
Per aiutare le famiglie nel lento ritorno alla normalità, almeno per la spesa quotidiana, Coop investe in questi mesi circa 50 milioni di euro, che si aggiungono ai 50 milioni destinati nella fase del lockdown «a dare risposte efficaci alle persone. Lo abbiamo fatto in modo tempestivo – ricorda Pedroni –, quando ancora non c’erano misure governative precise e conoscenze chiare, sul fronte della sicurezza, della disponibilità costante dei prodotti (ad eccezione di alcuni casi, come alcol e gel igienizzante, per l’impennata delle richieste) e del servizio, su quello della solidarietà verso chi era in difficoltà». Giocare d’anticipo è anche il proposito per questa nuova fase non solo col blocco dei prezzi, ma attraverso proposte – ve le raccontiamo nel dettaglio in Prezzo simbolico, che segue – con al centro il prodotto a marchio, fiore all’occhiello di Coop che proprio nei mesi dell’emergenza ha visto una crescita delle vendite del 25%. Conferma Latini: «Il prodotto a marchio Coop è il cuore della nostra offerta, una sorta di fuoriserie delle garanzie e abbiamo concentrato su questo la nostra proposta per la fase 2 così da rendere evidente a soci e clienti la nostra determinazione a garantire sempre convenienza e qualità. Il periodo che ci aspetta sotto il profilo economico e sociale è pieno di incognite e quale sarà sui consumi l’impatto del rallentamento del paese è un nodo rilevante – amplia il ragionamento l’amministratore delegato di Coop Italia –. Per i valori che incarna Coop ha scelto di mandare subito un messaggio alle famiglie e ai produttori, agendo così a monte (verso i fornitori) e a valle (verso i consumatori) per garantire la stabilità dei prezzi e delle remunerazioni dei diversi attori della filiera».

Senso di responsabilità
Lo scenario economico-sociale prefigurato dagli esperti per un futuro molto prossimo è, infatti, tutt’altro che rassicurante: caduta del Pil ipotizzata a oltre il 10%, calo dell’occupazione e aumento delle disuguaglianze tra cittadini e settori produttivi, segnali di un’inflazione crescente. «Le misure del Governo e le risorse dell’Unione Europea saranno determinanti, ma quello che auspichiamo non è una spesa a pioggia quanto un sostegno mirato a chi ha bisogno, alle fasce più deboli, misure fiscali a favore dei consumi e del rispetto ambientale, perché la strada “verde” intrapresa non venga interrotta. Insomma investimenti tali da rendere migliore l’Italia nel lungo periodo», commenta Pedroni che precisa: «Non spetta, però, solo al Governo sostenere l’economia italiana, ma anche alle imprese più importanti che hanno una grande responsabilità nel difendere le famiglie e le tante piccole e medie imprese a loro collegate. Coop si prende questa responsabilità, sperando che l’emergenza sanitaria passi in secondo piano così da poterci concentrare di più sugli evidenti effetti economici e sociali prodotti dalla pandemia». Ed ecco più attuale – e utile – che mai la campagna Una buona spesa può cambiare il mondo. «Senza dubbio. Intorno al carrello e alla buona spesa ruotano tutte le scelte di Coop, declinando puntualmente il rapporto stretto e imprescindibile tra sostenibilità e sicurezza», conclude Latini.

 

 

 

 

Grandi numeri 
Tutto l’impegno della Cooperativa nei mesi dell’emergenza. 

  • Per oltre 18mila prodotti confezionati industriali sia a marchio Coop che di tutte le altre marche prezzi bloccati nei mesi dell’emergenza.
  • Sconto del 10% sui buoni emessi dal Governo attraverso i Comuni per le persone maggiormente in difficoltà.
  • Oltre 100mila (a fine maggio) le spese consegnate a casa a chi aveva più bisogno attraverso i punti vendita Coop grazie a un Protocollo nazionale in collaborazione con Protezione Civile, Anci e Associazioni di volontariato.
  • 100 gigabyte per 1 mese regalati ai clienti di CoopVoce.
  • 4,4 milioni di mascherine chirurgiche donate alla Protezione Civile per un valore di 3 milioni di euro attraverso la propria filiale di Hong Kong nel momento di massima necessità.
  • Oltre 50 milioni di euro i costi complessivi di Coop – o meglio gli investimenti –, comprese le migliori misure di sicurezza nei punti vendita a tutela dei consumatori e dei lavoratori, dall’igiene e distanziamento ai dispositivi di protezione individuale e nel negozio (barriere, distanziatori ecc.), alle chiusure domenicali nel periodo di massima emergenza per garantire riposo ai dipendenti in prima linea, oltre alla collaborazione con le autorità locali per offrire più aiuto possibile alle persone e rispondere alle loro esigenze nella delicata fase di lockdown.