Progetto Matteo

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1 Febbraio 2024
Autonomia e sviluppo

Chiudete gli occhi e pensate a tutto quello che è stato fatto in uno dei paesi più poveri del mondo: l’orfanotrofio Casa Matteo, un’infermeria-poliambulatorio e dispensario, una sala parto e centro maternità, l’Hotel delle dune, un centro d'accoglienza per volontari e i lavoratori, 4 pozzi d’acqua.

Grazie al Progetto Matteo, nato 20 anni fa dall’incontro tra Unicoop Tirreno e il Movimento Shalom, tutto questo a Gorom Gorom nel Burkina Faso è stato possibile.
Un bell’esempio di cooperazione internazionale in cui la comunità locale si occupa direttamente delle strutture realizzate, punto di riferimento per tutta la provincia di Oudalan in Burkina Faso, per il Niger e il Mali, vera risorsa per l’economia locale.
Ma la sicurezza dei 30 bambini di Casa Matteo e della comunità è sempre a rischio a causa di guerra e terrorismo. L’importanza del Progetto Matteo e del tuo dono per stare al fianco di chi vive in questa fetta di mondo.

 

««A Casa Matteo all’inizio dell’anno erano presenti 16 bambini e di questi 4 sono rientrati nelle famiglie d’origine. Dei 12 rimasti, 6 hanno meno di 1 anno e 6 frequentano la scuola primaria. La struttura presenta alcuni problemi e sarebbe necessario provvedere a opere di manutenzione».
Lia burgalassi, volontaria del Movimento Shalom per il Progetto Matteo

* La donazione è libera se effettuata presso il Punto d'Ascolto oppure online (se sei registrato ed hai associato la tua carta).

Il valore dei punti donati in solidarietà verrà raddoppiato da Unicoop Tirreno.