Potere di firma

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8 Aprile 2017
Un’iniziativa dei cittadini europei per dire stop al glifosato. La raccolta di firme è cominciata
a cura di Greenpeace

Un’ampia coalizione di organizzazioni della società civile ha lanciato un’Iniziativa dei cittadini europei (Ice) per chiedere alla Commissione Europea il bando totale dell’uso del glifosato, l’erbicida più venduto al mondo, collegato a problemi per la salute e l’ambiente. L’obiettivo è anche quello di consentire ai cittadini europei di partecipare direttamente al processo decisionale politico. Una volta raggiunto 1 milione di firme, la Commissione dovrà adottare una risposta formale per illustrare le eventuali azioni che intende proporre a seguito dell’iniziativa dei cittadini. L’Ice è sostenuta da decine di organizzazioni in 15 paesi, tra cui Greenpeace, la coalizione StopGlifosato, il Pesticide Action Network, la Health and Environment Alliance, il Corporate Europe Observatory e il WeMove.EU.

Le associazioni di tutela dell’ambiente e della salute chiedono alla Commissione europea, non solo di vietare il glifosato, ma anche di riformare il processo di approvazione dei pesticidi e fissare obiettivi vincolanti per ridurre l’uso dei pesticidi in Europa. «Quest’anno abbiamo finalmente l’opportunità di togliere il glifosato dai nostri campi e dai nostri piatti. Sono sempre di più i corsi d’acqua in Italia e in Europa contaminati con questo diserbante, classificato come “probabile cancerogeno” dallo Iarc. Si trovano tracce nel cibo, nelle bevande e persino nelle urine. Il messaggio alla Commissione Ue e ai paesi membri è chiaro: l’interesse e la salute delle persone devono venire prima dei profitti delle aziende agrochimiche», afferma con forza Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia.

Le firme necessarie devono essere raccolte in 1 anno e in almeno 7 paesi dell’Ue.

Per partecipare si può firmare la ICE #StopGlifosato su www.greenpeace.org/ STOPGlyphosate.

Gabriele Salari
ufficio stampa Greenpeace