Parola di Influencer: Enrica Mannari

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23 Dicembre 2019
Tra arte e immaginazione, disegnare per conoscere se stessi e il proprio mondo
di Carlo Andriani

Seguita da oltre 50.000 followers su Instagram, Enrica Mannari è una grafica e una influencer che ha lasciato il mondo della comunicazione e della moda per dedicarsi alla sua più grande passione: l’illustrazione. Sostenitrice della filosofia “insieme è meglio”, Enrica Mannari collabora con tantissimi brand che supportano la filosofia delll’inclusione tra cui Unicoop Tirreno per cui ha realizzato l’illustrazione “Compra Consapevolmente, Salva il Pianeta” per la campagna “Stop alla vendita di plastica mono-uso”. 

In una breve pausa da uno dei suoi tanti progetti in giro per il mondo, Enrica Mannari ci ha raccontato aneddoti e curiosità sulla sua carriera ricca di passione, colori e fantasia

Che cosa significa disegnare per te?

Per me significa pensare, riflettere, comunicare. Disegnare è fare qualcosa che mi distoglie completamente dal tempo.

Come nasce la tua passione per l’illustrazione?

Nasce da bambina. Mi perdevo guardando i libri illustrati. Volevo entrarci dentro. E nella mia immaginazione li muovevo creando dei cartoni animati. Non ho mai smesso di disegnare. È l’unica cosa della mia vita che non ho mai smesso di fare. Anche quando disegnavo poco, disegnavo.

Che cos’è la creatività? E come si sviluppa il processo creativo?

La creatività è la capacità di mettere insieme elementi esistenti per crearne altri non esistenti. La creatività riguarda ogni aspetto della vita. Il processo creativo si sviluppa attraverso la curiosità, la disciplina e un atteggiamento visionario e “bambino”. Ci vuole anche coraggio per essere creativi.

C’è un artista a cui ti ispiri?

Non mi ispiro a un artista ma ho moltissimi artisti che negli anni sono stati miei maestri. Di varia natura, non necessariamente illustratori. La musica è una grande fonte di ispirazione. E lo è anche un certo tipo di letteratura.

Che consigli daresti a un illustratore in erba?

Di studiare e di evitare il gigantesco errore di pensare che fare l’illustratore significhi disegnare. Quella è solo l’ultima parte di un processo che inizia la mattina quando ti svegli e finisce quando dormi. Ma a volte neanche quando dormi!

Utilizzi una tecnica particolare. Come hai creato il tuo stile?

Amo il digitale da sempre. I colori piatti. Però sono innamorata anche degli acquerelli e dei tratti sporchi. Il mio stile si muove sempre… come me. Siamo sempre in avanzamento e in mutazione. Il mio stile è l’insieme delle mie esperienze di vita e di sensibilità. Di percezione.

Come si svolge la tua giornata tipo? E quante ore disegni al giorno?

Non ho una giornata tipo. Morirei di noia se fosse così. Ogni giorno, ogni settimana faccio cose diverse. Progetti. Appuntamenti. Viaggi. Pero diciamo che almeno una volta al giorno uno sguardo al mare lo do. Disegno sempre. Anche senza farlo. A volte lo immagino. Disegno con la mente. Prendo appunti. Tutto nella mia testa.

Quindi i social si possono utilizzare per diffondere creatività e valori?

I social sono uno strumento. E come tale devono essere trattati. Dipende da chi li gestisce. Sei tu che dai la tua voce al tuo strumento, non viceversa.

Hai realizzato un’illustrazione per la campagna stop alla vendita di plastica mono-uso. Se dico la parola Coop, che cosa ti viene in mente?

Mio padre che da sempre mi ha insegnato il valore della cooperazione. Del cooperare. E del consumo consapevole. 

Nella tua bio scrivi, "faccio l’illustratrice (per adesso)". Che intendi?

Intendo dire che la vita è bella perché liquida e cambievole. A me piace comunicare. E non so come lo farò tra cinque anni.

Photo Credits e Illustrazioni: Enrica Mannari