C’ è una fetta d’Italia che non occupa le prime pagine dei giornali, che non fa clamore. Si dà da fare in silenzio e dà consistenza a quel sentimento che è insito nel nostro essere italiani: la solidarietà. È la “cultura del dono” che nel 2018 è tornata a risalire toccando quota 18,8% di coloro che donano per una buona causa, rialzando lentamente la china da un precipizio iniziato 10 anni fa quando la percentuale dei donatori era addirittura del 30%. A darne notizia è l’Istituto italiano della donazione (Iid), ma anche l’Istat nell’indagine sulle famiglie italiane parla di 7,65 milioni di persone che hanno effettuato nel 2018 almeno una donazione in denaro, 108mila in più rispetto al 2017. A questo si aggiungono 5,54 milioni di persone dedite ad attività di volontariato.
Dare importanza
«In un’epoca in cui sembrano prevalere, e di gran lunga, i sentimenti negativi e di odio – spiega Carla Collicelli, docente di sociologia dei servizi sociali presso l’Università degli Studi Roma Tre – può sembrare strano che resistano, anzi aumentino, gli atti di solidarietà e le donazioni. Una prima considerazione è che ciò che appare non sempre è reale: l’immagine che i media ci trasmettono dei sentimenti umani è influenzata, infatti, dai messaggi che destano più scalpore, e dunque che fanno più audience, che sono, come si sa, quelli catastrofici e negativi. La seconda è che la crisi economica e con lei le ansie e le paure nei confronti del futuro spingono, in molti casi, a provare compassione nei confronti di chi sta peggio di noi». In questo anche i soci Coop fanno la loro parte: ogni anno, per la durata del catalogo Solo per te, oltre ai vantaggi esclusivi, si possono donare – e i soci di Unicoop Tirreno lo fanno – i punti a favore dei progetti solidali.
«Per incentivare la donazione abbiamo predisposto in occasione delle feste di Natale – spiega Massimo Favilli, direttore soci e comunicazione di Unicoop Tirreno – delle cartoline da 200 punti che la Cooperativa, come è solita fare per i progetti solidali, raddoppierà nel valore, in questo casopari a 4 euro.
L’augurio è che i soci continuino a donare per proseguire nei progetti legati a Basta un gesto, perché con poco si può rendere migliore la vita di tante persone».
In un solo gesto
Soci, dipendenti e fornitori lo scorso anno si sono spesi a favore di Basta un gesto per un totale donazioni di oltre 90mila euro che sono stati suddivisi tra AVSI, per il sostegno a distanza di 171 bambini, Movimento Shalom per il progetto di cooperazione internazionale coopxtogoxvanda ed Emergency per il Progetto Migranti. Dopo aver creato e gestito il poliambulatorio di Palermo per immigrati e persone bisognose, a cui il Progetto Migranti ha dato il suo contributo e che ora continua la sua attività con l’ASP della città, Emergency ha avviato una nuova esperienza a Ragusa con una clinica mobile e a questa andranno i punti raccolti con il catalogo di quest’anno.
Per l’utilizzo dei punti è importante ricordare che la validità del catalogo Solo per te di quest’anno termina il 31 dicembre ed entro il 31 gennaio 2020 i punti devono essere utilizzati.