Anche se fin dai primi anni di scuola ci hanno insegnato che non si devono sommare le mele con le pere, possiamo dire – restando all’aritmetica – che nella parte nord della Val di Chiana aretina il risultato sarebbe una moltiplicazione di dolcezza.
Mettere a frutto
Almeno se ci troviamo al Consorzio Illuminati Frutta, che aggrega 15 produttori (per oltre 350 ettari in larga parte coltivati a frutteto) in una zona particolarmente vocata alla produzione di frutta: pere e mele in gran quantità, ma anche pesche nettarine, susine e prugne. L’altopiano, bonificato alla fine del Settecento, offre oggi terreni fertili, favorendo lo sviluppo di una frutticoltura di qualità. Il microclima della zona alle porte della città della Giostra del Saracino, associato alla presenza di abbondante acqua, rende quest’area ideale per far mettere radici ai frutteti, al pari di altre regioni italiane tradizionalmente più rinomate per questi tipi di coltivazioni, come il Trentino o l’Emilia Romagna. Il segreto delle mele e pere del Consorzio Illuminati Frutta sta proprio nel gusto, più dolce al palato: «Le forti escursioni termiche soprattutto in primavera ed estate, con temperature miti di giorno e nottate fredde, fanno sì che la maturazione dei frutti avvenga più lentamente e questo ci consente, a parità di fioritura, di posticipare il raccolto di circa 10-12 giorni – spiega il presidente del Consorzio Francesco Illuminati –. Il frutto rimane più tempo sulla pianta esponendolo per un periodo più lungo al sole: un elemento distintivo che incide sulle proprietà zuccherine delle nostre mele e pere e dunque sul loro sapore».
Gran varietà
È questa una storia che ha avuto inizio con l’azienda agricola della famiglia Illuminati, nata a metà degli anni Sessanta, quando Duilio, il nonno di Francesco, decise di acquistare alcuni terreni per avviarvi la coltivazione di mele e pere. E che poi è proseguita e si è evoluta negli anni fino ad arrivare, in tempi più recenti, all’aggregazione di più aziende di produttori della zona e alla costituzione del Consorzio Illuminati Frutta Soc. Cons. a r.l., divenuto oggi, con 160 dipendenti in pianta stabile che aumentano fino a 290 nei periodi di raccolta, una realtà importante nel panorama non solo regionale, ma anche nazionale. Sono numerose le varietà di frutti che provengono da quest’area: la raccolta delle mele inizia ad agosto con le Gala per concludersi il 10 novembre con le Fuji, mentre per le pere si comincia a fine luglio con le Cosce per arrivare intorno al 20 settembre con le Abate.
Con tutta la buccia
Colore, forma, gusto: la frutta vista da vicino.
Tra le mele il primato della dolcezza va alle Golden Delicious: dalla buccia gialla fino all’oro, talvolta caratterizzata da rugginosità più o meno marcata, elemento distintivo della produzione di Golden della Val di Chiana. Tra le varietà più antiche ci sono le Stayman: coltivate soprattutto in Toscana, hanno incontrato un gradimento sempre maggiore negli ultimi anni. Le Fuji, di origine asiatica, sono aromatiche e croccanti: «Siamo stati tra i primi in Italia a importarne le piante e coltivarle con successo», ci dice Francesco Illuminati. Non mancano poi le Morgenduft, ideali da cuocere, e le Granny Smith, inconfondibili per il tipico colore verde e per il sapore fresco con qualche nota aspra. Ma da questo spicchio di Toscana non arrivano solo mele. Tra le pere, si va dalla varietà Coscia, di piccolo calibro e dal colore verde paglierino che tende a ingiallire a mano a mano che la maturazione procede, fino all’Abate Fetel, dalle origini francesi e dalla caratteristica forma allungata.