La piramide alimentare è uno strumento ideato nel 1992 dal Dipartimento dell’Agricoltura Statunitense (Usda) per indirizzare la popolazione verso una dieta equilibrata e sana. È un grafico semplice che riporta al suo vertice gli alimenti che dovrebbero essere consumati in piccole quantità – farne un “uso parsimonioso”, recita il documento dell’Usda – come grassi e zuccheri perché potenzialmente dannosi per la salute.
Poi, passando per latte, latticini, carne, pesce, uova arriva sino a verdura, frutta fresca, cereali e derivati in generale – posti questi ultimi alla base della piramide – dei quali si consiglia il consumo di porzioni più numerose durante il giorno. La piramide alimentare così come concepita all’origine è stata più volte elaborata nel tempo accorpando ai suoi contenuti originali tematiche più specifiche. Altre organizzazioni hanno proposto, ad esempio, la piramide alimentare mediterranea o quella vegetariana o quella mirata per i bambini.
Di recente la sempre maggiore attenzione per lo sviluppo rispettoso dell’ambiente ha spinto a integrare il concetto classico di piramide alimentare: diversi alimenti sono classificati in una piramide ambientale tenendo conto del consumo di risorse scarse (acqua, energia e terra) o del contributo all’emissione di gas ad effetto serra (come la CO2) che si realizza durante il ciclo di vita (produzione, distribuzione, consumo, smaltimento) dell’alimento considerato. Questo virtuoso percorso ha portato a dare sempre maggiore valore alla già apprezzata dieta mediterranea grazie soprattutto al più grande consumo di vegetali che questo modello alimentare prevede.
In effetti, dalle analisi di numerose ricerche scientifiche su ambiente e alimentazione operate dalla Bcfn (Barilla Center for Food & Nutrition), è emerso che proprio gli alimenti posti alla base della piramide alimentare del 1992, dei quali è raccomandato un maggior consumo, come verdura, frutta fresca, cereali, sono quelli meno inquinanti lungo tutto il loro ciclo di vita. Dunque ci aiutano a vivere meglio e contribuiscono a salvaguardare l’ambiente.