Una mostra che si terrà in uno dei luoghi più prestigiosi dedicati alla cultura, al design e all’innovazione: la Triennale di Milano. Coop chiuderà così, con una rassegna, intitolata Coop 70, valori in scatola, dal 16 novembre al 13 gennaio, le attività che nel corso di quest’anno sono state dedicate al 70° compleanno del prodotto a marchio.
Una mostra speciale quella che tutti potranno visitare nei saloni milanesi, perché speciale è l’avventura del prodotto Coop, dal 1948 a oggi, una storia che si intreccia con i cambiamenti vissuti dalla società italiana e dalle famiglie.
Del resto se Coop ha oggi 8 milioni di soci ed è presente con i suoi negozi dalla Sicilia al Piemonte qualcosa vorrà pur dire, no?
VALORI IN SCATOLA
«Abbiamo scelto di chiudere il 70° del nostro prodotto con un evento di grande qualità, non autocelebrativo – spiega Roberto Nanni, che proprio della strategia per il prodotto Coop è responsabile –. Vogliamo coinvolgere prima di tutto i nostri soci, ma anche il resto degli italiani e portarli a rivedere che cosa Coop ha fatto attraverso i suoi prodotti a marchio, le innovazioni che ha introdotto nel tempo, cercando di coniugare i valori della Cooperativa, la tutela della salute e dell’ambiente, la qualità con la ricerca costante per dare risposte adeguate alle esigenze sempre nuove delle famiglie. Tutto proposto attraverso un percorso coinvolgente, una mostra ricca e vivace – mette in evidenza Nanni –. Anche in quest’occasione vogliamo che chi incontra
Coop sia protagonista, possa interagire e non venga solo a leggere qualche pannello. E il fatto che la Triennale abbia concesso il suo patrocinio è la conferma della qualità del progetto che abbiamo cercato di mettere in campo col lavoro dei curatori Giulio Iacchetti, Francesca Picchi e dei loro collaboratori». 
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Marchio storico Il percorso espositivo sarà articolato in 7 stazioni che cercheranno di raccontare sia gli aspetti quantitativi che qualitativi del prodotto Coop, la sua storia (inclusi gli aspetti legati alla comunicazione e alla pubblicità), il legame con la vita quotidiana, gli impegni rivolti all’educazione al consumo consapevole e al futuro. Ci saranno periscopi dentro cui curiosare, prodotti come pacchi di pasta o lattine di pomodoro che diventeranno enormi contenitori dentro ai quali si potrà entrare e compiere gesti che a loro volta porteranno a nuove scoperte sulla filiera alimentare, sui luoghi, su tutte le azioni che stanno dietro a un piatto di spaghetti. Ma è solo un esempio, per non rovinare il piacere della scoperta, appunto. Essendo nel tempio della grafica e del design, non mancherà poi un ricordo di Albe Steiner e Bob Noorda, due straordinari maestri della grafica che hanno consentito a Coop, inventando e poi aggiornando l’inconfondibile marchio, di essere all’avanguardia anche su questo fronte.
