La valigia, per lo meno quella di grandi dimensioni, evoca immagini decisamente affascinanti e in qualche modo lontane in questi anni di pandemia: vacanze, relax, periodi più o meno lunghi di riposo. Un acquisto e un oggetto che come pochi altri abbiamo rimpianto in epoca Covid, costretti come siamo stati a limitare e ad annullare i propositi di viaggi all’estero o perfino in altre regioni del nostro paese, sognando mari caldi e tropicali.
A nastri di partenza
Oggi che si ricomincia a sognare legittimamente di poter programmare le nostre vacanze, sono tornate a essere protagoniste dei nostri acquisti anche le valigie. Coloratissime, eleganti e piene di optionals che promettono praticità e resistenza, fanno bella mostra di sé a ogni angolo della strada, dai negozi più chic ai banchetti, dove a prezzi stracciati vengono accatastati modelli di dubbia provenienza e di altrettanto incerta qualità. Logico che la scelta si faccia difficile per chiunque, in questo grande affollamento di mercato.
Per facilitarla, l’ideale sarebbe considerare le occasioni in cui questo compagno di viaggio deve dare il meglio di sé. Adatte, per esempio, ai tours in macchina sono le valigie morbide che riescono ad adattarsi anche agli spazi ristretti di un portabagagli, senza contare che tollerano meglio l’esigenza di molti di noi di essere stipate fino all’orlo. Quanto ai materiali, tramontata l’era della pelle – con soddisfazione di chi ha a cuore il benessere degli animali –, oggi la fa da padrona la plastica. Ma dire plastica,in questo campo, significa ben poco, tanto per i prezzi delle valigie che per le loro caratteristiche qualitative. Il poliestere, per esempio, è il materiale più economico che garantisce una perfetta impermeabilità ma non un altrettanto soddisfacente resistenza, vista la capacità di rompersi o lacerarsi con facilità.
Possibilità materiale
Un gradino superiore è il poliammide, materiale più leggero che ha bisogno di un rivestimento in Pvc per essere impermeabile. In cima alla scala di valori (e di prezzi) la microfibra, materiale leggerissimo e resistente che ha anche il vantaggio di rendere i colori brillanti. E, dunque, si presta alla realizzazione di valigie più eleganti. Se dall’auto ci si sposta alle vacanze in aereo, la scelta cade inesorabilmente sulle valigie rigide, le uniche in grado di resistere ai trattamenti non proprio gentili degli aeroporti. Anche qui i materiali si distinguono per qualità e prezzo. E al top troviamo Abs e polipropilene. Il primo è praticamente indeformabile e ha le stesse caratteristiche estetiche della microfibra, cioè rende i colori particolarmente brillanti. Ma, rispetto al polipropilene, è più caro e meno resistente. Anche in questo caso in base alla durata del viaggio possiamo decidere se acquistare un bagaglio grande, medio o un trolley le cui dimensioni partono dal bagaglio a mano in su. L’importante è valutare se all’interno ci sia la capienza e gli scomparti giusti per sistemare i nostri capi. La presenza delle rotelline, ormai comune a tutti i modelli di valigeria rigida, ne agevola indiscutibilmente il trasporto, ma la loro resistenza al peso del contenitore e ai colpi durante il traino dipende principalmente dalla qualità del prodotto acquistato.