L’attuale situazione geopolitica sta creando criticità alla filiera agroalimentare legate alla sospensione delle esportazioni di alcuni alimenti dall’Ucraina, tra cui l’olio di semi di girasole, ingrediente fondamentale di numerosi prodotti alimentari (sottoli, prodotti da forno, maionese, sughi, prodotti prefritti, ecc.…).
In questa situazione, le imprese stanno lavorando per riformulare i propri prodotti, cercando alternative all’olio di semi di girasole, e per aggiornare etichette e imballi di quei prodotti che riportano nell’elenco degli ingredienti l’olio di girasole, ad oggi difficilmente reperibile sul mercato.
Per evitare sprechi di etichette e imballaggi già ordinati, il Ministero dello Sviluppo Economico ha permesso, transitoriamente, di riportare sull’etichetta del prodotto l’indicazione di quale olio e/o grasso sia stato effettivamente impiegato in sostituzione dell’olio di girasole anche al di fuori della lista ingredienti.
È consentito inoltre utilizzare nella lista degli ingredienti la dizione generica della categoria “oli e grassi vegetali” seguita dalle origini vegetali potenzialmente presenti, in considerazione delle forniture disponibili - esempio “oli e grassi vegetali (girasole, palma, mais, soia, ecc.)”.
Coop