“Ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne”. L’aforisma della poetessa e attivista Maya Angelou riflette la straordinaria forza del genere femminile che, dopo secoli di lotte, continua a diffondere una cultura di parità lontana da discriminazioni, stereotipi e pregiudizi.
In occasione dell’8 marzo, la Festa della Donna, celebriamo cinque grandi donne che hanno segnato la storia tra cinema, scienza, arte e sport. Alcune di queste icone femminili non ci sono più ma il loro impatto resta forte. Altre hanno ancora tanto da regalare a noi e a tutte le donne nel mondo:
Rita Levi-Montalcini
Rita Levi-Montalcini è sinonimo di scienza e progresso. Una donna straordinaria che, insignita del Premio Nobel per la medicina nel 1986, ha aperto la strada al genere femminile nel campo della ricerca scientifica. Un settore ancora oggi prettamente maschile riscritto dal coraggio e dalla determinazione di una neurologa che ha rivoluzionato la scienza mondiale.
Scomparsa il 30 dicembre del 2012 a oltre cento anni, Rita Levi-Montalcini è una delle più straordinarie scienziate italiane del XX secolo.
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Jane Goodall
Jane Goodall è l’etologa e antropologa inglese celebre in tutto il mondo per i suoi studi sugli scimpanzé e il suo impegno nei confronti della natura. Dal lontano 1960, la studiosa lotta per dimostrare alla comunità scientifica mondiale l’intelligenza e l’umanità degli scimpanzé: creature molto più simili a noi di quanto crediamo.
Nominata Messaggero di Pace delle Nazioni Unite, Jane Goodall ha fondato in tutto il mondo la Jane Goodall Institute che protegge l’uomo, l’ambiente e gli animali per un futuro più sostenibile e sicuro. Nonostante gli oltre 87 anni, l’etologa inglese continua a viaggiare in tutto il mondo per diffondere il suo messaggio di pace e speranza.
Lina Wertmüller
Sono davvero poche le registe che hanno contribuito a fondare il cinema italiano e internazionale. Una di queste è Lina Wertmüller che, dopo una lunga gavetta nel teatro e nella tv, passa finalmente dietro la macchina da presa realizzando una lista infinita di cult intramontabili: da “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” e “Pasqualino Settebellezze” a “Mimì metallurgico ferito nell’onore” e “Io speriamo che me la cavo”.
Celebrata in tutto il mondo e premiata con l’Oscar alla carriera nel 2020, Lina Wertmüller si è spenta lo scorso dicembre a Roma. Ma i suoi film continuano a ispirare registe e sceneggiatrici che vogliono lasciare il segno. Dopotutto, come ha sostenuto con intelligenza e ironia, durante la premiazione degli Oscar: “Basta nomi da maschio, chiamiamo la statuetta Anna”.
Bebe Vio
Beatrice Vio, nota in tutto il mondo come Bebe Vio, è uno dei più grandi simboli di coraggio e rinascita nello sport internazionale. Colpita a 11 anni da una meningite fulminante dalle conseguenze tragiche, la campionessa di scherma ha diffuso l’importanza dello sport paralimpico trionfando alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro e Tokyo dove ha conquistato la medaglia d’oro.
Un’atleta paralimpica straordinaria che continua a ispirare milioni di giovani in tutto il mondo attraverso la sua storia sportiva ricca di lotta e passione.
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Frida Kahlo
Senza il tocco e lo sguardo libero di Frida Kahlo, l’arte non sarebbe la stessa. Segnata da un tragico incidente stradale che ha compromesso la sua salute per sempre, Frida Kahlo si è armata di pennello e tenacia diventando uno dei principali simboli della scena politica e culturale messicana.
I suoi quadri e i suoi autoritratti sono diventati una pietra miliare dell’arte mondiale. Ma anche la sua propensione per l’ironia, il surrealismo e la fantasia sono caratteristiche iconiche e immortali di una pittrice senza precedenti che ha trasformato la sua esistenza tormentata in intramontabili opere d’arte.