L’utensile al dilettevole

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29 Dicembre 2017
Tritatutto, frullatore a immersione, sbattitore: gli “assistenti elettrici” in cucina, piccoli elettrodomestici a prova di chef.
guida all'acquisto di Roberto Minniti

Saranno le tante Cucine da incubo, i MasterChef che spopolano ovunque, ma gli italiani non mollano la passione per la cucina. Anzi, gli aspiranti Cracco crescono e cercano alleati disposti a dare una mano nella preparazione dei piatti.

Assistenti alla produzione
Non avendo a disposizione una sfilza di assistenti disposti, come in Tv, a triturare, pelare, frullare, montare e impastare, ripiegano su un elettrodomestico in grado di supportarli. Uno di quegli apparecchi che facilitano la vita e fanno risparmiare tempo e fatica. Le proposte non mancano: per i più pigri ci sono i robot da cucina in cui inserire gli ingredienti, scegliere una ricetta (magari dal catalogo digitale della macchina) e aspettare che faccia tutto da solo, dalla miscelazione alla cottura. Poca poesia e molta praticità. C’è poi chi decide di dotarsi di un “aiutante elettrico” molto dotato, che racchiuda tutte le funzioni di frullatore, mixer, impastatrice. Il romanticismo della cucina è salvo, a patto che si abbia lo spazio per sistemare un modello ingombrante e il tempo di lavare tutti i componenti una volta che si utilizzano. La terza via? Quella di dotarsi di strumenti singoli da tirare fuori all’occorrenza e in grado di diversificare l’aiuto.

Nel loro piccolo
Innanzitutto un frullatore a immersione, ottimo per preparare un passato o un frullato; un tritatutto per sminuzzare verdure crude e frutta secca; uno sbattitore, insostituibile per montare una maionese o impastare. Perché tre strumenti diversi, vi chiederete, invece di una macchina multifunzionale? La risposta è semplice: per godere di apparecchi più piccoli, pratici da riporre e tirare fuori al momento opportuno, e comodi da pulire. Quanto alle regole d’oro per sceglierli, è bene tenere di conto che tanto per le lame che per le fruste l’ideale è l’acciaio inox. Sempre meglio, poi, che abbiano più velocità per adattarsi ai tipi di preparazioni che affrontano. E la potenza? Potete togliervi il pensiero: nelle normali operazioni in cucina non servono wattaggi esagerati, 400 watt sono più che sufficienti per affrontare le difficoltà culinarie.

 

Per sicurezza
Per apparecchi sicuri occhio alle certificazioni di qualità.

Molto delicata nella scelta di questi apparecchi da cucina è la garanzia della loro sicurezza. Questi piccoli utensili, infatti, possono essere la fonte di più di un pericolo in cucina se concepiti o prodotti senza adottare tutte le precauzioni e non è infrequente che vengano messi all’indice dai test delle associazioni europee dei consumatori per difetti talmente gravi da richiedere l’immediato ritiro dal mercato. Le fonti di rischio, d’altra parte, non sono poche. I mixer, per esempio, vengono a contatto con l’acqua (o con i liquidi) quando ancora sono collegati a una presa di corrente. Facile comprendere quanto sia importante l’isolamento delle parti elettriche, un particolare che il consumatore non può controllare direttamente, ma sul quale deve esigere ci siano tutte le certificazioni di qualità che garantiscono per lo meno il rispetto delle leggi. Meglio ancora se esistono marchi di qualità (come quello dell’Imq o di equivalenti istituti europei) che testimonino il superamento di accurati test in fase di produzione. Queste certificazioni, tra l’altro, dovrebbero anche garantire che le parti in movimento (come le lame) non vengano troppo facilmente a contatto con le mani, evitando rischi di ferite e di taglio. La garanzia è molto importante per i tritatutto che hanno le zone taglienti poco protette e facilmente accessibili da chi li utilizza. A questo proposito è sempre meglio verificare che il produttore abbia previsto un meccanismo di sicurezza che impedisca l’accensione se il contenitore non è chiuso ermeticamente.

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