Istruzione per l’uso

  Aggiungi ai preferiti
Perché alla lunga studiare conviene anche in Italia. Numeri alla mano.
di Pompeo della Posta *

L’istruzione resta ancora la forma di ascensore sociale più affidabile e, come riporta il Rapporto Coop 2017, rappresenta una forma d’investimento in “capitale umano” (pari a circa 130mila euro, considerando l’intera carriera scolastica e universitaria) che dà un rendimento superiore a quello di qualunque altra attività finanziaria, compreso fra il 7% e il 9% annuo. Inoltre l’economia si sta spostando sempre di più verso la tecnologia e saranno sempre di più i lavori non specializzati che potranno essere sostituiti dai macchinari/robot.
Basta pensare a cosa è già accaduto e sta accadendo a molti settori con l’avvento di internet: dalle agenzie turistiche agli sportelli bancari, ai tassisti, solo per citare alcuni esempi. Allora non esistono molte alternative all’istruzione, soprattutto considerando il dato preoccupante che in Italia i giovani di età compresa fra i 20 e i 24 anni che non hanno un lavoro, che non studiano o seguono corsi di formazione sono più di 1/3 del totale. La nostra scuola superiore a indirizzo tecnico dà ancora risultati relativamente soddisfacenti con il 15% di disoccupati nella fascia d’età 24-34 anni a fronte del 16% di disoccupati laureati. Il dato europeo, però, dà un dato diverso: solo il 7% di coloro che hanno una laurea è disoccupato, a fronte del 9% di disoccupati diplomati.
Dato che segnala il ritardo italiano nello sviluppo tecnologico, dimostrato da una quantità innumerevole di altri indicatori, fra cui quello che nel nostro paese il tasso di occupazione dei laureati di età compresa tra i 25 e i 34 anni è il 62%, mentre la media Ocse è l’83%. Resta comunque il fatto che nella fascia d’età 25-64 anni, l’85% di chi ha completato un ciclo di istruzione è occupato, contro l’80% di chi ha un diploma e il 65% di chi non lo ha conseguito. E questo divario è destinato senz’altro ad aumentare

(*) docente dipartimento di economia e management Università di Pisa