Continua l'impegno di Coop contro l'Alzheimer

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28 Gennaio 2020
Annunciati oggi nuovi investimenti per la ricerca sulla malattia di Alzheimer.

Un nuovo bando indipendente del valore di 300 mila euro stanziato da Airalzh Onlus grazie alle donazioni private per progetti d’eccellenza di giovani ricercatori Ulteriori 7 borse di studio sostenute da COOP che, unite alle 75 precedenti, generano un valore complessivo di circa 2 milioni di euro erogati in quattro anni.
Le nuove sfide presentate al Ministro Speranza presso il Ministero della Salute a Roma 

 

Non si ferma e non può fermarsi la ricerca sulle demenze - sull’Alzheimer in particolare - rispetto al costante incremento della patologia e dell’invecchiamento della popolazione. 
In Italia, i malati di demenza sono più di 1 milione la maggior parte dei quali affetti da Alzheimer, malattia che oggi colpisce circa il 5% delle persone con più di 65 anni; con l’aumento dell’aspettativa di vita, si 
calcola che nel corso dei prossimi 30 anni i casi potranno triplicare. Non solo, le persone coinvolte in maniera indiretta, fra cui familiari e caregiver, sono ben tre milioni. 

Numeri impressionanti sia dal punto di vista umano che sociale ed economico perché, come dimostrato dall'European Brain Council (EBC), se in Europa il costo totale delle malattie del cervello su base annua ammonta a 798 miliardi di euro, le demenze – di cui la malattia di Alzheimer rappresenta circa il 70% - si posizionano al secondo posto in Europa per costi sociali. 
Ricerca e innovazione rimangono quindi essenziali per l’identificazione di trattamenti innovativi ed adeguati.

“Un recente studio Europeo ha dimostrato che un trattamento in grado di ritardare la progressione della malattia del 50% porterebbe ad una forte riduzione di pazienti in stadi avanzati della malattia – afferma
Monica Di Luca, Vice Presidente Airalzh e Presidente di European Brain Council. “Ciò comporterebbe un aumento della qualità di vita dei pazienti ed un aumento degli anni di vita senza disabilità (QALY) pari a 1,75 anni per paziente. Nel complesso, si stima che un simile trattamento riduca i costi totali dell'assistenza da 22.000€ a 12.406€ a persona.”

Sono stati presentati oggi al Ministero della Salute i risultati ottenuti negli ultimi tre anni dai ricercatori della rete Airalzh Onlus, Associazione Italiana Ricerca Alzheimer, grazie al contributo di 75 assegni di ricerca annuali da parte di Coop, importante insegna della grande distribuzione in Italia e al tempo stesso organizzazione di consumatori con oltre 6 milioni e mezzo di soci. progetto. “In alcuni casi, i risultati raggiunti anche in termine di vendite sono stati decisamente interessanti – ha raccontato Maura Latini, Amministratore Delegato Coop Italia - come nel 2019 il caso delle arance navel che hanno permesso di ricavare un contributo pari a circa 50.000 euro a dimostrazione di come la consapevolezza nell’atto d’acquisto possa fare la differenza”.


E se è vero che la ricerca in Italia si basa principalmente sulle donazioni di imprese e di privati cittadini, un plauso finale è andato a Coop e ai tanti ricercatori presenti, perché di fronte al rapido progredire di una malattia con un forte impatto sociale, che coinvolge non solo il singolo paziente ma anche i suoi familiari, la ricerca resta l’unica arma efficace da sostenere.


Roma, 28 gennaio 2020

 

Ufficio stampa Airalz e  Coop