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6 Dicembre 2017
Rossi, bianchi, spumanti. I vini Fior fiore sulla tavola delle feste, unici e di alta qualità, dalle migliori cantine italiane
di Maria Vittoria Ferri

Per una linea, quella Fior fiore, nata per proporre il meglio della tradizione e della cultura gastronomica, l’incontro col mondo dei vini era inevitabile. Perché, se c’è un settore nel quale il Belpaese è in grado di esprimere eccellenze di livello mondiale è proprio questo. E così, sugli scaffali dei negozi Coop si possono trovare 2 spumanti, 2 vini bianchi e 3 rossi. Qualificatissima avanguardia di un elenco di etichette destinato a crescere nel tempo.

Davvero unico
«Quelli che proponiamo già oggi così come quelli che seguiranno – spiega Laura Stefanini, brand manager di Coop Italia – sono vini tipici e spumanti di alta qualità, rappresentativi di regioni, territori, vitigni, colture, culture e realtà produttive molto diversi tra loro. Tutti i vini Fior fiore, anche in virtù di queste differenze, rappresentano l’eccellenza, la ricchezza e la bellezza della varietà dei territori da cui provengono. Anche per i vini, così come per gli oltre 400 prodotti alimentari della linea Fior fiore, Coop ha selezionato i progetti e i produttori migliori: solo cantine di grande esperienza per una proposta che è unica», racconta Stefanini. In pratica ogni cantina ha scelto insieme a Coop un vino con caratteristiche di unicità e quel vino viene imbottigliato soltanto a marchio Fior fiore. «L’unicità della proposta può essere legata, ad esempio, alla scelta di un determinato vigneto, come nel caso del Bravìolo che viene da due appezzamenti di terreno, denominati Manotorta e Poggiole, oppure di una particolare miscela che l’enologo ha costruito con sapienza e passione, o ancora a un particolare processo di affinamento o a un invecchiamento superiore – chiarisce Stefanini –. Tutti elementi volti a qualificare e a dare precisa identità all’offerta, nel rispetto dei disciplinari di produzione dei singoli vini (doc/dop, docg o igt). Dunque un progetto realizzato insieme. Ecco perché sulle etichette il nome delle cantine viene riportato ben visibile», ci tiene a sottolineare Stefanini.

Sue eccellenze
Poi Coop garantisce per tutti i vini Fior fiore la tracciabilità della filiera che è certificata fino alle aziende agricole produttrici delle uve. Aziende agricole che sono sottoposte alle verifiche di Coop per tutti gli aspetti relativi al processo produttivo, sul fronte della sicurezza e dei requisiti igienico-sanitari. Le verifiche in campo riguardano anche il rispetto dell’etica nella filiera, in particolare il lavoro nella vigna. Le cantine selezionate hanno sottoscritto un impegno a fornire con la massima trasparenza tutte le informazioni sui processi produttivi e sulle pratiche enologiche utilizzate. Ecco allora i principali requisiti previsti per questi vini: residui di fitofarmaci inferiori al 70% rispetto ai limiti di legge (sul vino); riduzione della presenza di solfiti fino al 50% inferiori rispetto ai limiti di legge. Comunque, come indicato sull’etichetta, è bene farne un consumo moderato.

 

Parola di sommelier
C’è di più, c’è l’approvazione del sommelier. Ogni vino Fior fiore, prima di essere messo in vendita, viene assaggiato e valutato da un gruppo di sommelier dell’Associazione Italiana Sommelier e deve soddisfare requisiti e livelli qualitativi d’eccellenza, naturalmente nell’ambito di quanto stabilito dal relativo  disciplinare della denominazione di origine di appartenenza. Il profilo descrittivo di ogni singolo vino, che è riassunto dal punteggio Ais, è un ulteriore  elemento di garanzia che va a completare i requisiti di qualità richiesti da Coop.